Palermo: è troppo bravo, l’università gli toglie la cattedra

“Un dispetto accademico”. Così Francesco Tulone, 49 anni, matematico e ricercatore l’Università di Palermo, definisce il mancato incarico del modulo di Analisi matematica 2, assegnato a una collega. Tutto ciò dopo aver dato “la soluzione a un problema aperto circa 20 anni fa, a seguito di una branca della teoria dell’Analisi matematica sviluppatasi a partire dagli Anni ‘60”. Un lavoro d’equipe riconosciuto anche dalla rivista Proceedings of the American Mathematical Society.

Palermo università docente

Quel lavoro Tulone, riporta Repubblica, lo aveva realizzato, insieme a due colleghi delle Università di Mosca e Chicago. Con un curriculum tutto interno all’ateneo della sua città che è passato attraverso il consolidamento di tre anni di co-dottorato alla Lomonosov di Mosca, quindi raffinamenti del sapere ad Austin, Texas, dal futuro vincitore del cosiddetto Premio Nobel per la Matematica Alessio Figalli. Tulone, il 49ennesi è cimentato in un’attività di insegnamento dal 2005, quando vinse il concorso da ricercatore a tempo indeterminato (il secondo a cui partecipava).

Ha tenuto lezioni di Matematica nel suo dipartimento, sostanzialmente, ma è stato chiamato per sostituzioni a Ingegneria, Fisica, Biologia. Lo scorso maggio la proposta del Consiglio d’ateneo di riaffidargli il modulo di Analisi matematica 2 del corso di laurea più generale è stata inizialmente accettata, ma rapidamente, con una seconda votazione segreta e senza motivazione scritta, l’insegnamento gli è stato tolto per essere assegnato – “caso più unico che raro”, sostiene – a una professoressa ordinaria neoassunta, già incaricata di altri corsi.

Tulone ha sempre definito quell’atto “un dispetto accademico” e colpisce che dal prossimo anno, con la prospettiva del riconoscimento internazionale, un ateneo si privi delle lezioni di uno studioso ospitato per la sua intuizione dalla rivista Proceedings of the American Mathematical Society. Dice il ricercatore: “Amo insegnare, la considero la mia seconda attitudine dopo la ricerca. L’unica spiegazione che ho ottenuto dal decano del dipartimento dell’Università di Palermo è quella che non si poteva non mettere ai voti un’altra disponibilità consigliandomi di ritirare la mia per Analisi matematica 2 per evitare imbarazzi. In verità, la professoressa prescelta mi ha confessato che è stato il dipartimento stesso a spingerla a una candidatura antagonista alla mia”.