Piazza Armerina, istituito il Parco archeologico della Villa del Casale

A 21 anni di distanza dall’iscrizione della Villa Romana del Casale nel patrimonio Unesco e a 18 anni di distanza dalla legge regionale che prevedeva il sistema dei parchi archeologici di Sicilia, la Villa Romana del Casale è finalmente parco archeologico. 

Legambiente apprende con soddisfazione la notizia dell’avvenuta firma del decreto da parte dell’assessore Tusa avvenuta nelle ultime ore. “L’istituzione tanto attesa del parco archeologico – dichiara Paola Di Vita, presidente del circolo Legambiente di Piazza Armerina – apre scenari ed opportunità nuove per la Villa ma anche per la valorizzazione dell’eccezionale patrimonio architettonico ed artistico della città.

“Abbiamo incontrato l’assessore Tusa a Piazza Armerina il 5 maggio scorso  – dichiara Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente, durante una intensa giornata Salvalarte a palazzo Trigona, ed oggi dobbiamo dargli merito di aver fatto proprio quanto esposto e richiesto dalla Legambiente e di aver posto fine ad un percorso burocratico quasi decennale. L’istituzione del parco archeologico è un bellissimo regalo di Natale per la Villa del Casale, per la Legambiente, per la città di Piazza Armerina e per il sistema dei beni culturali di Sicilia”.

La Villa romana del Casale è un edificio abitativo tardo antico, popolarmente definito villa nonostante non abbia i caratteri della villa romana extraurbana quanto piuttosto del palazzo urbano imperiale, i cui resti sono situati a circa quattro chilometri da Piazza Armerina, Il primo assetto museografico si doveva all’architetto Francesco Cappellani. La scoperta della villa si deve a Gino Vinicio Gentili, che nel 1950 ne intraprese l’esplorazione in seguito alle segnalazioni degli abitanti del posto.

“L’istituzione dei Parchi archeologici – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – è tra le priorità del mio governo. Vogliamo adottare un modello virtuoso per la fruizione dei Beni culturali nella nostra Isola, con strutture dotate di autonomia scientifica e di ricerca, organizzativa, amministrativa e finanziaria. I numeri ottenuti fino a oggi ci confermano la validità di questo percorso : una gestione snella e autonoma che rappresenta una formula moderna di godimento e tutela, con una costante crescita, sia in termini di qualità dei servizi che di richiamo turistico per un vasto territorio”.

“Un sito di straordinaria valenza storico culturale – dichiara l’assessore Tusa – che si inserisce in un percorso di fruizione di primaria importanza. Meta fondamentale dei visitatori che vengono in Sicilia, il Parco della Villa del Casale potrà, con l’autonomia finanziaria e gestionale, mettere a frutto tutto ciò che certamente potrà realizzare grazie ai grandi numeri che registra in termini di presenze. Un’autonomia – aggiunge ancora – che consentirà al Parco di utilizzare in proprio le entrate che derivano dalla vendita dei biglietti di ingresso e che si traduce in azioni immediate di valorizzazione, manutenzione del territorio, attività di promozione, scavi archeologici, attività scientifiche: un percorso integrato di tutela e di forte connotazione dell’identità siciliana. E la prospettiva dell’avvio dei servizi aggiuntivi segnerà uno slancio che vede in prospettiva nuove opportunità di occupazione e di valorizzazione del sito”.