Regionali, Faraone insiste per le primarie e attacca Crocetta e Cancelleri

Davide Faraone

“Riconosco come unico strumento per la scelta del candidato alla presidenza della Regione gli stessi gazebo di domenica scorsa e quindi elezioni primarie che abbiano come obiettivo 200 mila elettori per scegliere la leadership che sarà l’unica legittimata politicamente”.

Il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, in conferenza stampa, a Palermo, per commentare il dato delle primarie di domenica scorsa, quando il popolo dei gazebo ha eletto con il 70,01% dei consensi Matteo Renzi segretario nazionale del Partito democratico.

Riferendosi alle modalità per celebrare le primarie in Sicilia, dove il 5 novembre si terranno le elezioni regionali, Faraone ha detto le procedure si possono indire “entro maggio”, mentre “le primarie per la scelta del candidato presidente del centrosinistra si possono tenere entro le prime tre settimane di luglio, in una delle tre domeniche; le candidature entro maggio”.

Non sosterrò mai una candidatura di Crocetta che non passi dalle primarie. Se poi non vuole passare dai gazebo sono affari suoi. Mi aspetto non balletti e giochi su rimpasti, mi candido o no. La valutazione sulle qualità dell’azione del governo la fanno i siciliani, non leader di correnti e i segretari di partito in riunioni e verifiche che sono il trapassato. Ci sarà sicuramente una candidatura che affermerà la presenza del Pd di Renzi che ha dato a questo partito una nuova prospettiva”.

Faraone non apre all’ipotesi Piero Grasso avanzata dal sindaco di Catania Enzo Bianco. “Il modo peggiore per poter affrontare questa campagna elettorale è aspettare un nome. Si cerca un Maradona poi questo Maradona non si trova e ci si ritrova a indicare il candidato presidente della Regione magari distruggendo la coalizione. Io questo film non lo voglio vedere, voglio vedere le fila ai gazebo. A chiunque sia il candidato, credo faccia bene il percorso con i gazebo. E’ già quella campagna elettorale”.

Il sottosegretario alla Sanità torna ad attaccare il presidente della Regione Rosario Crocetta sulla questione rimpasto.  “Il rimpasto a sei mesi dalle elezioni fa ridere i polli, l’esame del sangue degli assessori su chi sta con me e chi no è il modo migliore per bruciare quello che è stato costruito in settimane di lavoro e il risultato di domenica”.

Il proconsole renziano lancia stoccate anche al Movimento 5 stelle. “Il M5S ha un candidato romano: si chiama Giancarlo Cancelleri, deciso a Roma da Grillo. Quei clic serviranno a legittimare un candidato che a Roma è stato già scelto”.