Musumeci lancia la candidatura, ma il centrodestra e Forza Italia si dividono

Il deputato regionale Nello Musumeci, leader di Diventerà Bellissima, ha deciso di correre per la presidenza della Regione siciliana. La presentazione della sua candidatura è avvenuta nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo dei Normanni, a Palermo.

Musumeci ha presentato e illustrato il Documento unitario “per la coalizione elettorale regionale alternativa al Pd di Crocetta ed ai Grillini”. Presenti all’incontro i rappresentanti dei Movimenti politici ed i parlamentari che hanno partecipato alla sottoscrizione pubblica per le Primarie di coalizione, poi saltate.

C’erano, tra gli altri, anche l’ex coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Gibiino, gli esponenti di Noi con Salvini Angelo Attaguile e Alessandro Pagano, gli autonomisti di Rino Piscitello e gli indipendentisti di Gaetano Armao.

La spaccatura nel centrodestra nasce proprio dal mancato svolgimento delle primarie. “Andiamo oltre i tavolini e la logica dei vertici ristretti e delle coalizioni asfittiche”, dice Musumeci, “la primarie avrebbero mobilitato nuove energie. Ora va avanti questo percorso che sara’ compreso dalla gente a cui ci apriremo per un progetto alternativo”.

Ma la divisione più significativa è nel partito di Berlusconi. Infatti l’ex coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Gibiino decide di mollare Gianfranco Micciché e  seguire il percorso di Musumeci. “Sia nel segno della totale discontinuità, basato su logiche nuove – commenta Gibiino che sostiene di avere parlato con Silvio Berlusconi: “lo avevo avvertito che sarebbe finita cosi’, dopo la ferita ancora aperta delle primarie e le scelte successive di rottura. Non ci fermiamo, rompiamo gli indugi, non è più tempo di attese inutili”.

A rispondere a Gibiino ci pensa Gabriella Giammanco, portavoce Forza Italia in Sicilia. “La fretta non è mai buona consigliera, con la fuga in avanti di Nello Musumeci il centro-destra si preclude una vittoria a mani basse alle prossime elezioni regionali perdendo l’occasione di tornare al governo. E’ evidente che andando in ordine sparso il centro-destra, molto probabilmente, riconsegnerà la nostra isola a chi fino a oggi ha governato in modo disastroso. Abbiamo il dovere di provare a esprimere una candidatura unitaria. La nostra proposta è quella di aprire le trattative per individuare, con serenità e senza veti incrociati, un candidato condiviso subito dopo le imminenti elezioni amministrative di Palermo. E’ chiaro che Forza Italia voglia mettere sul tavolo un suo candidato ma sempre lavorando di concerto con gli altri partiti del centro-destra e senza dettare l’agenda elettorale a nessuno. Ciò al solo scopo di restituire la Sicilia ai siciliani, con un governo che sappia davvero affrontare le innumerevoli problematiche della nostra regione. Ci auguriamo che Musumeci e i movimenti che lo sostengono possano condividere con noi questo percorso” conclude la deputata azzurra.

Interviene anche il senatore di Forza Italia, Francesco Scoma, componente dell’Ufficio di Presidenza del Senato e vice-commissario regionale del partito, che attacca Gibiino. “La presa di posizione dell’ex coordinatore di Forza Italia è inaccettabile e pericolosa nei confronti di un partito che deve necessariamente restare unito. Il legame di stima e amicizia tra il Presidente Berlusconi e Gianfranco Micciché è stato confermato, ancora una volta, dalla nomina a commissario in Sicilia”.

“A leggere le parole della Giammanco ci viene da pensare che è stata poco in Sicilia in questi anni, – replica Giusi Savarino, portavoce di #Diventera’Bellissima – si può mai pensare che sia la candidatura di Nello Musumeci la colpa di una sconfitta alle prossime regionali? Noi abbiamo da sempre ricercato L’Unita’, e abbiamo la consapevolezza di avere un’ambizione, che e’ anche una grandissima responsabilità, quella di avere un progetto politico chiaro, competenze e buone idee per la Sicilia, in questo ha ragione la portavoce di forza Italia, abbiamo la responsabilità di dare una speranza ai siciliani che cancelli Crocetta e spazzi via il populismo. Il non detto e’ che noi abbiamo il grande vantaggio rispetto agli avversari, grillini compresi, di aver costruito in questi anni un’alternativa di governo seria, credibile, abbiamo saputo costruire un rapporto di fiducia coi siciliani, – aggiunge – abbiamo avuto la schiena dritta rispetto alle sirene del potere e fatto opposizione in maniera puntuale coi pochi uomini rimasti leali. Le forze alternativa a Crocetta che si sono ritrovate attorno al tavolo ieri per le primarie, hanno dunque troppi vantaggi che non possono permettersi di bruciare con vaghe strategie attendiste. Non si può immaginare – conclude – di scegliere il candidato alla presidenza della regione un mese prima della presentazione della candidatura, commettendo lo stesso errore di cinque anni fa, noi non abbiamo come il Pd un presidente uscente ingombrante al quale dover dare la buonuscita il più tardi possibile, per poter sfruttare al massimo le comode poltrone di un fallimentare governo regionale”.