Rete ospedaliera, M5S sul sentiero di guerra: “Condannati a morte i piccoli ospedali”

“Il governo condanna a morte i piccoli ospedali per favorire i baroni universitari. Non ci stiamo, Razza torni sui suoi passi”. È questo, in sintesi, il commento dei deputati 5stelle della commissione Salute dell’Ars, a commento degli ultimi dettagli sulla composizione della nascitura rete ospedaliera siciliana forniti oggi in commissione. “Il governo regionale – dicono i parlamentari Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua – con un colpo di spugna ha deciso, sotto la falsa bandiera della rifunzionalizzazione dei presidi ospedalieri di base, di chiudere di fatto gli ospedali di Scicli, Comiso, Noto, Ribera, Salemi, Leonforte, Lipari, Petralia Sottana e Castelvetrano, in piena continuità con le scelte del governo precedente e secondo quanto già assunto con la rete ospedaliera, oggi allineata al DM 70. Continua  la moltiplicazione delle unità operative complesse  – proseguono i deputati – nelle tre Aziende ospedaliere universitarie di Catania, Palermo e Messina, ancora una volta non sottoposte ad alcuna cura dimagrante, necessaria e indispensabile per consentire la sopravvivenza dei presidi ospedalieri di base, che di fatto vengono chiusi con la formula degli Ospedali Riuniti, oppure fortemente ed ingiustificatamente ridimensionati. Si tratta, in sintesi – concludono i deputati – di una rete ospedaliera ancora una volta ospedalocentrica, che mortifica le aree interne e tutti i cittadini siciliani distanti dalla città metropolitane”.

Intanto è approdata oggi in commissione Salute all’Ars, per il parere obbligatorio previsto dalla legge, la nuova rete ospedaliera varata dalla giunta regionale.  Ad illustrare il testo è stato l’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza. L’esame della richiesta di parere sulla proposta di riordino della rete ospedaliera pubblica e privata accreditata del Servizio sanitario regionale proseguirà domani con un focus provincia per provincia. “Complessivamente – ha detto la presidente della sesta commissione dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo – ritengo il testo pregevole e ben articolato in considerazione dei limiti imposti dal decreto Balduzzi. Tuttavia domani faremo una ricognizione e presenteremo un elenco con alcune proposte di modifica con l’obiettivo di contemperare al meglio le esigenze di natura tecnica e finanziaria con le esigenze sanitarie dei territori”.