“Sicurezza del personale di Polizia penitenziaria o blocchiamo carceri”

Lo stato di agitazione della Polizia penitenziaria potrebbe sfociare anche in soluzione estreme come l’autoconsegna del personale. Lo annuncia Mimmo Ballotta, segretario generale della Fns Cisl Sicilia, che oggi insieme a numerosi lavoratori ha manifestato davanti alla sede della Prefettura di Palermo, in via Cavour.

“Abbiamo rappresentato ai funzionari prefettizi – ha aggiunto Ballotta – le condizioni di serissima difficoltà in cui opera il personale. Le carceri sono al collasso, non sono rispettati i requisiti minimi di sicurezza per gli agenti, di frequente vittime di aggressioni da parte dei reclusi e non sono garantiti nemmeno i turni di riposo e di congedo, con il risultato di uno stress lavorativo tale da aver causato più di un suicidio”.

Per il segretario della federazione della Polizia penitenziaria della Cisl siciliana, “occorre garantire i diritti essenziali di questo personale, con lo scorrimento delle graduatorie e con il miglioramento delle condizioni degli istituti di pena”. “In assenza di risultati – ha affermato Ballotta – siamo pronti anche a bloccare le carceri. Nessuno può lavorare in queste condizioni”.

Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha espresso oggi solidarietà al personale della Polizia penitenziaria, in stato di agitazione dopo i recenti avvenimenti in diverse carceri siciliane. “Garantire i diritti e condizioni di lavoro dignitose al personale penitenziario. – ha dichiarato il primo cittadino del capoluogo siciliano –  è indispensabile perché quei luoghi possono davvero assolvere ai propri compiti di custodia e rieducazione. È necessaria una seria programmazione degli interventi sia sul fronte del miglioramento delle strutture sia su quello del personale, in termini di dotazione organica e in termini di allocazione di risorse”.