Siglato accordo fra il Parco dei Monti Sicani e l’Università di Palermo

Un protocollo d’intesa al fine di avviare una collaborazione strutturata finalizzata alla ricerca scientifica, ad una migliore fruizione ambientale e alla valorizzazione del territorio del Parco dei Monti Sicani che si estende tra le province di Palermo ed Agrigento.

E’ stato siglato questa mattina alla presenza dell’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente Salvatore Cordaro, un protocollo d’intesa tra il Parco Regionale dei Monti Sicani, rappresentato dal Commissario Straordinario Luca Gazzara e l’Università di Palermo nella figura di Stefano Colazza, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali alla presenza dei Professori Rosario Schicchi – direttore dell’Orto Botanico di Palermo e responsabile scientifico per le iniziative del protocollo – e Giuseppe Venturella, ordinario del Dipartimento di Agraria ed esperto micologo.

Il Parco dei Sicani, terzo per estensione in Sicilia, comprende 12 comuni (sei della provincia di Agrigento e 6 di Palermo) nei quali si svolge per lo più attività agro-silvo-pastorale e dove sono presenti prodotti di eccellenza in un contesto ambientale particolarmente ricco sotto il profilo della biodiversità. Il protocollo favorirà l’approfondimento scientifico delle specie presenti, la redazione di disciplinari di produzione dei prodotti della filiera agro-alimentare, la valorizzazione dell’area del Parco attraverso itinerari, percorsi e publicazioni divulgative.

“Questo Governo – dichiara l’Assessore del Territorio e dell’Ambiente Totò Cordaronello spirito della Carta di Roma riconosce i beni ambientali come capitale naturale da mettere in relazione con il capitale culturale per garantire la conservazione della biodiversità, delle tradizioni etnoantropologiche e delle economie locali in una logica di conservazione e valorizzazione dei luoghi anche sotto il profilo dell’attrattività turistica e dello sviluppo di nuove economie rispettose dell’ambiente”.

L’accordo sottoscritto consente di definire una collaborazione stabile finalizzata a ottimizzare le forme di collaborazione possibile anche nella logica di una progettazione che possa intercettare le risorse stanziate dall’Unione Europea.