“Spese pazze” all’Ars: archiviazione per Ardizzone, Lombardo e Cracolici

Tutti salvi dalle “Spese pazze”. L’inchiesta che aveva messo nel merino deputati e dirigenti dell’ARS finisce con l’archiviazione. Infatti il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Palermo Filippo Serio ha archiviato la posizione di 45 tra deputati e dirigenti amministrativi della Assemblea regionale siciliana, imputati di peculato.

La decisione accoglie la richiesta della Procura della Repubblica. In particolare tra coloro che ottengono l’archiviazione ci sono l’attuale presidente dell’Assemblea Giovanni Ardizzone, l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’assessore regionale all’Agricoltura in carica Antonello Cracolici.

Per il primo sono stati ritenuti irrilevanti gli addebiti mossi, è confermata la regolarità del comportamento; per Lombardo insufficienti i riscontri alle accuse formulate dall’ex deputato regionale Francesco Musotto, per Cracolici ancora una volta sono state ritenute regolari le condotte, in relazione quelle che sono le modalità dei rimborsi da parte dell’Ars.

Archiviate anche le posizioni di Roberto Ammatuna, Pino Apprendi, Giovanni Barbagallo, Marcello Bartolotta, Vincenzo Barbaro, Francesco Cascio, Giuseppe Cipriani, Salvatore Coppolino, Roberto De Benedictis, Antonino Di Guardo, Gregorio Diliberto, Cinzia Di Pasquale, Giuseppe Di Giacomo, Anna Drago, Fausto Fagone, Davide Faraone, Giuseppe Federico, Massimo Ferrara, Giuseppe Galvagno, Luigi Gentile, Baldassare Gucciardi, Sergio Iraci, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Lupo, Elena Mancuso, Vincenzo Marinello, Ignazio Marinese, Bernardo Mattarella, Vito Messana, Margherita Messina, Riccardo Minardo, Camillo Oddo, Vincenzo Oliva, Giovanni Panepinto, Salvino Pantuso, Raimondo Sciascia, Giuseppe Spampinato, Calogero Speziale, Giuseppe Sulsenti, Salvatore Termine, Gaspare Vitrano. Altre 18 posizioni erano state archiviate nel mese scorso.

LE REAZIONI

“Si chiude con l’archiviazione l’indagine che ha  segnato i quattro anni più lunghi della mia vita. Non posso nascondere di aver vissuto giorni difficili, appesantiti da una campagna mediatica devastante verso chi come me è tra le personalità   più esposte della politica. Sono grato innanzitutto ai miei avvocati, il Prof. Gaetano Insolera e l’Avv. Nino Caleca, per aver condotto con maestria la mia difesa e quella del PD.” Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici. “Ho scelto sin dal primo istante di difendermi davanti ai PM – prosegue Cracolici – manifestando fiducia sul loro lavoro, depositando memorie e chiedendo di essere ascoltato per due volte, e di difendermi davanti l’opinione pubblica annunciando   in diretta dell’indagine a mio carico e delle mie argomentazioni difensive. Oggi finisce un incubo, so bene che nessuno potrà restituirmi notti  insonni e la fatica di dovermi difendere anche da una opinione pubblica che semplifica a volte condannando ancor prima dei tribunali, malgrado chiunque mi conosca abbia sempre riconosciuto la mia onestà”.