Super Green Pass, domani governo decide nuove regole e misure

E’ domani il giorno X, quello in cui si decide – ancora una volta – sulle misure per arginare l’incubo Coronavirus. Stavolta si punta a contrastare la quarta ondata, con numeri dei contagi Covid che corrono in Europa e tornano a fare paura, a preoccupare il mondo intero. Obiettivo del governo è agire in fretta per salvaguardare l’economia, preservare la crescita oltre, naturalmente, la salute dei cittadini. Per farlo, sembra ormai inevitabile la stretta per i No Vax. Come chiesto dal fronte delle regioni, non è pensabile che a pagare sia chi ha fatto il proprio dovere, vaccinandosi. Ecco perché la strada del Super Green Pass appare ormai tracciata, consentendo ai soli vaccinati di accedere alle attività ricreative.

Il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza, in cabina di regia prima e in Cdm poi, dovranno decidere quanto sarà incisiva la stretta, ovvero se si arriverà a consentire ai No Vax di recarsi solo sul posto di lavoro muniti del risultato di un tampone. Bandendoli da bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri e musei. E se farlo, nel caso, anche in zona bianca, come chiesto da alcuni governatori nel confronto con l’esecutivo. O se, al contrario, rendere le aree ludiche off limits solo dall’area gialla in su.

Un giro di vite, quello con cui a breve potranno trovarsi a fare i conti i No Vax, che non dovrebbe comunque applicarsi ai treni ad alta velocità e agli aerei: per spostarsi sarà sufficiente un tampone. La durata del ‘responso’ negativo potrebbe inoltre scendere da 72 a 48 ore per il molecolare e da 48 a 24 per l’antigenico. Altro nodo sul tavolo, e che farà sicuramente discutere, è quello del Green Pass per gli under 12, domani già sul tavolo del governo.

In settimana, o comunque entro fine mese, arriverà il parere favorevole dell’Ema sui vaccini per i più piccoli che verrà, a stretto giro, recepito dall’Aifa. Ma domani, spiegano all’Adnkronos fonti di governo, la discussione sull’estensione del Green Pass ai minori al di sotto dei dodici anni sarà già sul tavolo del Cdm. Per decidere già da ora la strada da percorrere quando le vaccinazioni dei bambini dai 5 anni in su saranno entrate a regime.

La Lega di Matteo Salvini mette già le mani avanti, prefigurando un nuovo terreno di scontro: no al Green Pass per gli under 12, è il leitmotiv. Mentre Palazzo Chigi sembra orientato ad ampliare il più possibile le fasce d’età per il passaporto vaccinale. Quanto all’obbligo, oltre a personale sanitario e delle Rsa – misura già in vigore ma da rinverdire sulle terze dosi – è possibile che venga introdotto anche per le forze dell’ordine. Mentre sembra ormai scontato il via libera al rafforzamento dei controlli alle frontiere, soprattutto ai confini del Paesi dove l’incidenza del virus è più elevata.

Altro nodo da sciogliere, l’esibizione del Green Pass o, quanto meno, del risultato negativo di un tampone per salire sui mezzi pubblici, vedi bus e metro. Alcune forze di maggioranza vorrebbero una stretta anche su questo, ma bisogna fare i conti con le difficoltà di garantire i controlli. Un altro aspetto che il governo affronterà domani, cercando di trovare ancora una volta la quadra.