I 35 anni del 416 bis

Ha compiuto 35 anni la legge n. 646, del 416 bis, più nota come legge “Rognoni-La Torre”, sul reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. L’approvazione della legge avvenuta il 13 settembre del 1982, subì un’accelerazione dopo l’omicidio del segretario regionale siciliano del Partito Comunista Italiano, Pio La Torre, avvenuto il 30 aprile, e del prefetto di Palermo, Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre sempre dello stesso anno.

Il testo della legge: “Chiunque fa parte di un’associazione di tipo mafioso formata da due o tre persone è punito con la reclusione da tre a sei anni. L’associazione è considerata di tipo mafioso quando chi ne fa parte si avvale della «forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e omertà che ne deriva» per commettere delitti, acquisire attività economiche, concessioni, appalti pubblici o vantaggi, sia per sé che per altri”.

I numeri attuali – In Italia secondo gli ultimi dati Istat e della Direzione Investigativa Antimafia, non calano né denunce né arresti per l’associazione di stampo mafioso. In base ai dati il numero di denunce effettuato dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria per 416 bis è andato diminuendo tra il 2010 e il 2012, ma ha ricominciato a salire negli ultimi anni. Nel 2014 e nel 2015 si sono registrate rispettivamente 89 e 85 denuncecontro le 68 del 2012 e le 75 del 2013. Numeri comunque più bassi rispetto a un decennio fa: nel 2007 le denunce erano state infatti 140. Per la direzione investigativa antimafia nel 2016 le persone denunciate e arrestate per associazione a delinquere di stampo mafioso sono state 2.619.Se a questi si aggiungono i soggetti denunciati e arrestati per 416 ter (scambio politico-mafioso) e condannati con aggravante del metodo mafioso la cifra sale a 4.792.

I detenuti – I detenuti presenti nelle carceri, condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso, secondo i numeri dell’Istat, dicono che sono in netto peggioramento nel tempo. Se nel 2008 i detenuti per il reato del 416 bis erano 5.257, nel 2016 il numero è salito a 6.967 e, secondo i dati provvisori del 2017, aggiornati al 30 giugno, il numero arriva a 7.048.

Processi – Il dato più aggiornato sul sito del Ministero della Giustizia in merito ai procedimenti penali per delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso è invece del 2013: sono 5.967 i procedimenti giudiziari contro noti e ignoti. 

Tra le novità più recenti che riguardano le interpretazioni e l’applicazione della legge “Rognoni-La Torre”, bisogna ricordare che ultimamente è stata allargata anche a forme non tradizionali di organizzazione mafiosa, ma che hanno il «vincolo associativo» e della condizione di «assoggettamento e omertà». Un esempio è quello della mafia rumena a Torino: a giugno la Cassazione ha annullato le assoluzioni dall’accusa di associazione di stampo mafioso per i soggetti coinvolti nell’omonimo processo e ha ordinato un nuovo processo in Corte d’appello, proprio tenendo conto della nuova interpretazione giurisprudenziale.