
Libero Grassi, 30 anni fa la lettera al “caro estortore”
Trent'anni fa cominciò a Palermo la rivolta contro la mafia del pizzo. Il Giornale di Sicilia del 9 gennaio 1981 pubblicò la lettera dell'imprenditore Libero Grassi al "geometra Anzalone" che gli aveva chiesto di "mettersi a posto" pagando 50 milioni.
La lettera era una sfida alla mafia del pizzo
La risposta di Grassi al "caro estortore" era una sfida. "Volevo avvertire il nostro ignoto estortore - scriveva l'imprenditore - di risparmiare le telefonate dal tono minaccioso e le spese per l'acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia. Ho costruito questa fabbrica con le mie mani, lavoro da una vita e non intendo chiudere... Se paghiamo i 50 milioni, torneranno poi alla carica chiedendoci al...