“Siamo sempre più convinti che la forza della concertazione e della cooperazione riesca a superare anche gli ostacoli che, a prima vista, sembrano più insormontabili. E’ accaduto così anche con riferimento all’emanazione del decreto salva-quote che, così come da noi sollecitato nelle settimane scorse, garantisce quell’auspicata boccata d’ossigeno agli allevatori siciliani e della provincia di Ragusa in particolare”. Lo dice il presidente provinciale di Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino, commentando la decisione assunta dall’assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Dario Cartabellotta, che consente così di superare la pubblicazione del decreto 7 novembre 2012 con il quale il ministero delle Politiche agricole aveva sancito il taglio dei quantitativi non prodotti per tutti quegli allevatori, con una produzione inferiore all’85% della quota, che si erano già avvalsi, nella precedente campagna, della deroga prevista dall’articolo 72 del regolamento n.1234/2007. “Lo scorso 16 febbraio – prosegue Gulino – alla presenza dei nostri dirigenti che seguono le problematiche del settore lattiero-caseario, avevamo lanciato un accorato allarme facendo sì che potessero essere attivate le organizzazioni agricole e della cooperazione oltre al distretto lattiero-caseario. Tutti assieme avevamo predisposto un pacchetto di rivendicazioni sottoposte all’attenzione dell’assessore regionale per evitare che potesse passare l’applicazione delle rigide norme emanate dall’Unione Europea che avrebbero significato un altro ulteriore colpo, forse addirittura mortale, per le nostre aziende zootecniche. Un sostegno importante è arrivato anche dal capo dell’Ispettorato agrario, Giorgio Carpenzano. Ci preme, a questo punto sottolineare, in attesa di conoscere i contenuti del decreto, che il fatto di essersi mossi in modo articolato e sinergico con le altre forze della cooperazione, oltre che con il distretto, ha fornito i suoi frutti”.
“Siamo contenti per il risultato ottenuto – aggiunge Gulino – seppure ciò sia stato incassato quasi in zona “Cesarini” in considerazione del fatto che il tempo ultimo per scongiurare il peggio era il 31 marzo. Quanto accaduto è la più lampante testimonianza circa il fatto che le azioni congiunte possono aiutare tutti ad ottenere risultati. E’ chiaro che, grazie anche al coinvolgimento di Federica Argentati, presidente di Fedagri Confcooperative Sicilia, auspichiamo che questo primo minimo risultato possa essere da stimolo per intraprendere un percorso che veda tutti uniti a tagliare traguardi utili a sostegno dei produttori e non solo”.
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