“L’Ars trasformi in legge al più presto il ddl sulla semplificazione edilizia presentato dall’assessore alle autonomie locali e alla funzione pubblica, Patrizia Valenti, e già approvato dalla giunta Crocetta”. È l’appello di Confindustria e Ance Sicilia, che spingono affinché l’Assemblea regionale recepisca la normativa nazionale in materia di edilizia. “Da tempo – spiega il presidente di Ance Sicilia, Salvo Ferlito – stiamo collaborando con l’Assessorato regionale alle autonomie locali, in seno all’osservatorio sulla semplificazione e delegificazione, e tra le nostre priorità c’è l’immediato recepimento del Testo unico dell’edilizia del 2001 che ci permetterebbe di applicare anche in Sicilia tutte le modifiche introdotte dal decreto del fare. Viceversa, il settore continuerà ad essere penalizzato rispetto al resto d’Italia”.
La più importante novità consiste nell’estensione del concetto di ristrutturazione edilizia agli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici con sagoma differente da quelli preesistenti. In pratica, se si demolisce e ricostruisce un fabbricato anche con sagoma diversa, ma con la stessa volumetria, questo non sarà considerato più un intervento di edilizia pesante e pertanto non sarà più necessario richiedere il ‘permesso di costruire’, ma sarà sufficiente presentare una segnalazione certificata di inizio attività (Scia). Altra novità riguarda il certificato di agibilità, che potrà essere sostituito da una dichiarazione del direttore dei lavori o di un altro tecnico abilitato che attesti la conformità dei lavori al progetto presentato e l’agibilità dell’immobile. Sarà possibile anche richiedere un certificato di agibilità parziale, relativo ad una determinata porzione di edificio o a una singola unità immobiliare che ne faccia parte.
Tra le misure inserite, il decreto prevede anche la possibilità di proroga di due anni, dei termini relativi all’inizio e alla fine dei lavori, per permessi di costruire, Dia e Scia, rilasciati prima della sua entrata in vigore (21 giugno 2013) ma non ancora scaduti.
“Non possiamo permetterci in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo – dice Giorgio Cappello, presidente della Piccola Industria di Confindustria Sicilia – che le imprese non possano applicare importanti norme di semplificazione amministrativa, perché non recepite a livello regionale. Ad esempio, la facoltà di ottenere una proroga per chi ha avuto un permesso di costruire, ma che a causa della recessione non ha la possibilità di completare l’investimento, rappresenta un segnale di grande attenzione verso un settore, come quello delle costruzioni, pesantemente colpito dalla crisi”.
One Comment