CATANIA – Sono sufficienti trenta minuti al giorno, tutti i giorni: basterà aggiornare il proprio curriculum con una versione infografica, essere presenti sui principali social network, soprattutto quelli “professional”, avere sempre una community di riferimento con cui interagire costantemente e il gioco è fatto, si diventa “professionisti del web”. Più veloci, più aggiornati, più interattivi, in altre parole gli ingegneri di oggi possono e devono essere hi-tech: che si tratti di senior o junior, ciò che conta è ampliare gli orizzonti, superare i confini del proprio studio professionale aprendo una finestra, non a caso “windows”, sul mondo di internet, lo stesso che tutti conoscono ma non tutti sanno sfruttare. Piattaforme, network, gruppi, visual, codici e linguaggi multimediali, vanno di pari passo con un’evoluzione delle professioni, un crescente aggiornamento e una formazione continua, pur restando seduti davanti alla scrivania.
«È il normale decorso dei tempi, il giusto compromesso tra strumenti teorici e pratici, il plus valore che serve alla nostra categoria per approfondire le potenzialità di impiego della comunicazione sul web, soprattutto per le nuove generazioni di ingegneri. Lo dimostra la prevalente partecipazione di giovani professionisti all’incontro di oggi, rispetto a dieci anni fa le opportunità di confrontarsi sul mercato e di cogliere le occasioni lavorative sono notevolmente aumentate proprio grazie a internet, tutto sta a saperne fare un uso etico e vantaggioso». Così ha commentato il presidente della Fondazione degli Ingegneri Catania Santi Maria Cascone, in apertura del seminario di formazione che si è svolto il 12 luglio, ospitando Davide Bennato (docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia dei media digitali Università Catania) e il team di “Flazio” – piattaforma che permette di creare in poche mosse il proprio sito, con un approccio semplice e intuitivo – una start up catanese che ha anche partecipato all’edizione 2012 della Wind Business Factor Competition.
Al perché sia opportuno che un professionista sia presente sul web con tutti gli strumenti idonei a potenziare la sua attività è stato Bennato, chiarendo in modo efficace concetti chiave come il personal branding, la digital reputation, l’identità digitale, il ranking, connotati del volto virtuale di un professionista: «Tutti navigano ma pochi conoscono le “istruzioni per l’uso” di un mezzo tanto potente quanto efficace – ha sottolineato Bennato – ciò che conta è la gestione corretta e strategica della propria immagine in rete, curando in prima persona i riferimenti, i contenuti e le relazioni, controllando cosa e come si parla di voi». Con il coordinamento del segretario della Fondazione Alfio Grassi, la seconda parte dell’incontro è stata introdotta da Maria Elisa Fazio (Ceo e Cfo Flazio srl) e si è basata su una training session guidata da Flavio Fazio, Ceo e Cto dell’azienda.
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