Nata quasi per gioco dall’idea di tre amici oggi quello de “La Lumaca Madonita” è diventato il primo allevamento di lumache in Italia. L’azienda elicicola di Campofelice di Roccella, alle porte del parco delle Madonie, rappresenta una realtà imprenditoriale giovane e in forte espansione.
L’azienda è nata 8 anni fa da un’idea di Michelangelo Sansone, del fratello Giuseppe e dell’amico Davide Merlino.
I tre, oggi poco più che trentenni, sentono parlare di allevamento di lumache e intuendone le potenzialità e forti dell’esperienza nel campo dell’agricoltura, si interessano a questa attività, studiano, fanno ricerche e si recano di persona in allevamenti già esistenti sul territorio nazionale.
Nei primi anni certo i problemi non mancano. “Abbiamo fatto un disastro all’inizio perchè non c’era nessuno che ci diceva come fare” confessa Michelangelo. Ma dagli errori i tre riescono a maturare un’esperienza tutta loro che li ha portati a guidare oggi il più grande allevamento italiano di lumache, con 2 ettari di allevamento e 77 recinti.
L’investimento iniziale non è stato indifferente, si aggira intorno ai 60-70 mila euro che la caparbietà dei giovani imprenditori riescono in breve tempo a far fruttare. Acquistano alcuni riproduttori dalla Francia e li accoppiano con alcuni esemplari autoctoni creando un prodotto caratterizzato dall’alta qualità delle carni, dal guscio resistente e dalle caratteristiche estetiche delle chiocciole. Una delle carte vincenti dell’azienda è proprio l’invenzione del “metodo madonita” oggi esportato in tutta Europa, ottenuto da un mix tra il metodo di allevamento italiano e quello in uso all’estero.
Ogni anno l’azienda campofelicese produce tra le 15 e le 18 tonnellate di lumache.
Il ciclo di produzione inizia in primavera con la semina degli ortaggi destinati all’alimentazione delle chiocciole e l’immissione delle chiocciole da riproduzione che danno vita al ciclo di allevamento. Un lavoro misto tra agricoltura e allevamento, un equilibrio delicato responsabile della buona riuscita dell’azienda.
Il fatturato dell’azienda madonita è oggi di circa 200 mila euro annui in un mercato in forte espansione e con sempre nuove opportunità.
Se fino allo scorso anno la produzione si limitava al prodotto vivo, non lavorato, da quest’anno La Lumaca Madonita ha allargato la propria produzione al prodotto lavorato, che ottiene in collaborazione con un’azienda di Enna che si occupa della produzione di sughi e preparati a base di lumaca.
Altro campo di ampliamento è quello della cosmetica e della farmaceutica, infatti la bava delle lumache viene utilizzata per la produzione di cosmetici e sciroppi.
Infine i tre giovani mettono a disposizione di altri imprenditori che vogliono seguire la loro strada la loro esperienza sul campo, attraverso corsi di elicicoltura che tengono presso il proprio allevamento e offrono, oltre al know how, anche la progettazione e il materiale necessario per l’avvio di un nuovo allevamento.
L’azienda madonita vende il proprio prodotto non solo sul territorio nazionale, ma esporta anche all’estero soprattutto in Francia e Spagna con ottimi risultati.
La distribuzione viene effettuata direttamente ai grossisti, ai mercati ittici o ortofrutticoli, ristoratori e privati, sagre e feste a un prezzo medio di 7-8 euro al Kg.
Recentemente è arrivata l’opportunità delle fiere gastronomiche, un modo per farsi conoscere e creare nuove opportunità di collaborazione e sviluppo. Nel 2012 l’azienda partecipa alla “TuttoFood” di Milano e quest’anno nel mese di aprile alla “Alimentaria&Horexpo” di Lisbona dal 14 al 17, insieme ad altre 12 aziende siciliane unica per tipologia di prodotto ed ancora dal 19 al 22 maggio al Salone Internazionale dell’Alimentazione “TuttoFood” di Milano
Un esempio quello dei tre giovani campofelicesi di come ripartendo dall’agricoltura ci si possa inventare un lavoro redditizio.
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