Last updated on 14 aprile 2017
“Basta con le polemiche inutili, i pregiudizi e i giochetti politici: il Consorzio autostrade siciliane cosi’ com’è strutturato non funziona. L’inchiesta della Dia di Messina lo conferma ancora una volta. Nonostante gli sforzi dell’attuale management di migliorarne l’assetto il Cas continua a produrre perdite e non è in grado di adempiere alla sua mission, quella di realizzare le opere fondamentali per rendere efficiente la rete autostradale e garantire la sicurezza degli automobilisti”.
Lo dice il presidente della commissione Ambiente e Territorio dell’Ars Mariella Maggio all’indomani della sospensione dal lavoro decisa dal Gip di Messina per sei mesi di 12 funzionari del Cas, compreso il sindaco di Montagnareale, Anna Sidoti, accusati di aver indebitamente sottratto nel biennio 2012-2013, circa 1,3 milioni di euro dalle casse del Consorzio per le autostrade siciliane (Cas) usufruendo di incentivi per progetti che rientravano nel loro ambito di lavoro o alcune volte inesistenti.
“Faccio appello a tutte le forze politiche e al governo Crocetta – dice Maggio – affinchè si valuti con molta attenzione il progetto di fusione del Cas con l’Anas, contenuto nella norma che è stata bocciata in commissione Bilancio”.
“La Sicilia – conclude Maggio – deve avere una società efficiente che si occupi delle autostrade. Non può continuare ad avere un’azienda che si è rivelata spesso un carrozzone, comodo per lucrare sulla pelle dei cittadini. In questi giorni cruciali per la manovra finanziaria, governo e Ars dialoghino in maniera serena e concreta: occorre un salto di qualità, la politica non può permettersi in questa situazione di far finta di niente. Agire e subito. Senza tentennamenti”.
Be First to Comment