CATANIA – Burocrazia, fiscalità, barriere per l’accesso al credito, ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, politica non sempre attenta e caos normativo: questi alcuni dei problemi che hanno messo in ginocchio il settore delle costruzioni, messi sul tappeto nel corso di un incontro tra i rappresentanti di “Build aCTion” – il tavolo di crisi della filiera edile che raggruppa Ance, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, gli Ordini di Ingegneri, Architetti, Geologi, il Collegio dei Geometri, la Cassa edile, l’Ente scuola edile e il Cpt (Comitato paritetico territoriale) – e il sindaco di Catania Enzo Bianco.
Alla riunione, svoltasi a Palazzo degli Elefanti, erano presenti, oltre all’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo, il presidente dell’Ente scuola edile e coordinatore di “Build aCTion” Giuseppe Piana, il direttore dell’Esec e segretario del tavolo anti-crisi Giacomo Giuliano e il presidente dell’Ordine degli architetti Giuseppe Scannella.
«Il nostro obiettivo – ha detto Piana, in qualità di coordinatore di Build aCTion – è quello di fare rete e abbandonare le logiche dell’individualismo e dell’egoismo per elaborare un programma articolato di proposte nell’interesse degli imprenditori, dei lavoratori e dei professionisti, riprogrammando il futuro e avanzando proposte concrete. Da qui l’esigenza di avviare il confronto con le istituzioni per dare un nuovo slancio a uno dei settori maggiormente colpiti dalla recessione». Build aCTion attiverà i canali digitali per avvicinarsi maggiormente ai lavoratori e creare sui social un vero e proprio luogo d’ascolto, dove gli attori della filiera e la società civile possano dialogare e confrontarsi.
«L’industria del mattone – ha sottolineato Bianco – è da sempre uno dei moltiplicatori economici. Ecco perché da tempo sostengo che occorre eliminare tutti quei fattori che impediscono all’edilizia di rifiorire e che sono stati bene individuati dai rappresentanti di “Build aCTion”. Per quanto ci riguarda abbiamo avviato da tempo il programma Comune Amico per rendere la burocrazia meno pesante per le imprese, ma ancora di più si può e si deve fare. Altre decisioni poi non riguardano il livello territoriale, ma certamente possiamo farcene carico portando le istanze di imprenditori, professionisti e lavoratori nei luoghi del Paese in cui si decide. Mi sembra molto interessante l’idea di fare squadra e questo progetto va in questa direzione al punto da creare un luogo d’ascolto sui social network».
«Per uno sviluppo diverso e nuovo – ha aggiunto l’arch. Scannella – serve uno sguardo che dal macro-sistema converga verso ogni singolo componente che opera nel territorio e per il territorio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, sia fotografando l’attuale situazione e fornendo gli strumenti utili per individuare con tempestività i casi critici, sia sensibilizzando l’opinione pubblica per cercare soluzioni comuni».
Un’alleanza forte che, supportata dalle logiche della democrazia digitale, si aprirà alla citta di Catania per accogliere istanze, criticità, problematiche che attanagliano i singoli componenti del comparto.
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