I quasi 179 milioni assegnati da Roma alla Sicilia per il piano di attuazione della Garanzia giovani appena varato dalla giunta regionale, potrebbero tradursi in un āclamoroso flop. Altro che creazione di lavoroā. A dirlo ĆØ la Cisl che rende noto che hanno aderito a Garanzia giovani, partita ufficialmente il primo del mese nel Paese, quasi cinquemila giovani siciliani.
Per il sindacato guidato nellāIsola da Maurizio Bernava, ālāimpostazione che la Regione ha dato al piano, ha un duplice tallone dāAchilleā: lāinesistenza di una rete di soggetti privati specializzati che, come nelle altre regioni, favorisca lāincontro tra domanda e offerta di occupazione. āA causa ā sottolinea la Cisl – dei ritardi della Regione nella redazione del sistema di accreditamentoā. E il ruolo di accoglienza ed elaborazione dei profili dei giovani affidato unicamente ai Centri per lāimpiego. I quali, rimarca la Cisl, si avvalgono di āduemila persone che, al di lĆ dellāimpegno personale notevole soprattutto nei grandi centri, sono maldistribuite tra grandi e piccole sedi e non sono adeguatamente formate per questāattivitĆ ā. Insomma, āaiutare i giovani a incontrare le opportunitĆ di lavoro che le imprese offrono – afferma Giorgio Tessitore della segreteria regionale Cisl – presuppone un sistema organizzato che faccia leva sul coordinamento efficiente tra soggetti pubblici e soggetti privatiā.
La Cisl giudica però āpositiva lāintegrazione che su nostra sollecitazione ĆØ stata decisaā tra alcune misure del piano Garanzia giovani e del piano Giovani che dispone a sua volta di 100 milioni. In particolare, rileva il sindacato, ālāintegrazione tra i due piani valorizza gli interventi per lāapprendistato, i tirocinii formativi e lāautoimpiegoā. Restano da superare le ācriticitĆ ā per le quali la Cisl sostiene ālāurgenza dell’azione amministrativa e la necessitĆ di un monitoraggio continuoā. Ma i dati, ripete il sindacato, devono essere āofferti al confronto con le parti sociali e utilizzati per correggere tempestivamente le inefficienze riscontrateā.
Quanto alla radiografia della situazione, dopo una settimana dal via ufficiale, i giovani siciliani che hanno aderito a Garanzia giovani, rende noto il sindacato, erano il 17% del totale nazionale. Di essi quasi il 55% erano uomini. Ma ĆØ illuminante, afferma il sindacato, il dato che riguarda la propensione alla mobilitĆ dei giovani dellāIsola. Che per il 33% degli aderenti al programma, quasi 2.400, hanno optato per i servizi offerti da una regione diversa dalla loro. E che la Sicilia sia la prima regione in Italia per disponibilitĆ dei giovani al trasferimento, la dice lunga, rileva la Cisl, sulla sua situazione economica e sociale. E sul deficit di politiche regionali contro la crisi e per lo sviluppo.