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CATANIA – Si chiama Indoor location ed una nuova app nata a Catania dalla collaborazione tra l’Università e l’impresa. Indoor location, (http://indoorlocation.vitecoelearning.eu/) è un innovativo sistema di localizzazione per smartphone in ambienti al coperto, come centri commerciali, musei, villaggi turistici, hotel ed enti pubblici, che permette di erogare servizi a supporto della vendita e dell’accoglienza. L’idea nasce dal crescente interesse per le applicazioni context aware (sfruttare le informazioni sulla posizione dell’utente in rapporto all’ambiente circostante e fornirgli servizi aggiuntivi). In tal modo, messaggi, indicazioni o promozioni raggiungono il destinatario sulla base della posizione in cui si trova e le strutture ricettive possono raccogliere dati per profili statistici nell’assoluto rispetto della privacy.
Il sistema è stato realizzato dal Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Università di Catania in partnership con VITECO, azienda catanese di spicco in Europa tra i provider di tecnologia e-learning.
“Indoor location è una piattaforma versatile che offre tante possibilità di utilizzo – spiega Giuseppe Morelli, project manager per il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania. Rispetto ad un sistema fisso i vantaggi sono notevoli, dalla mobilità alla connessione ad hoc, alla copertura di aree difficili da cablare. Il software prevede anche l’accettazione di comandi vocali concepiti per offrire assistenza ai soggetti portatori di handicap, in particolare alle categorie dei non-vedenti e degli ipovedenti”. Una caratteristica vincente del nuovo software è rappresentata dal basso costo richiesto per l’implementazione tecnica, che lo fa preferire ad altre tecnologie, come sensori e ultrasuoni, per i quali è necessario un impegno economico nettamente superiore. “Indoor location è un sistema che a costi accettabili crea nuovi servizi molto utili – afferma Giuseppe Ursino, presidente della VITECO – producendo un incremento di produttività e di competitività sia per le strutture pubbliche che per le private. La VITECO è impegnata nella creazione di partnership industriali sul territorio italiano con quelle organizzazioni che vogliono cavalcare le tante opportunità offerte dagli strumenti tecnologici più innovativi”.
PALERMO – Cinquanta anni di attività, cinquanta di storia, cinquanta di lavoro e di successi, grandi successi. La Sicilgesso S.p.A. festeggia con un evento celebrativo lo storico traguardo del 50° di fondazione.
Nonostante la crisi, la Sicilgesso è tra le aziende che battono il mezzo secolo e ora si preparano ad affrontare i prossimi lustri.
“Ritrovarci oggi per festeggiare questo meraviglioso traguardo rappresenta qualcosa di davvero unico. A mio avviso, questa è una data importante per la nostra azienda. Di strada ne è stata fatta davvero tanta. Diversi uomini hanno dedicato la loro vita alla Nostra realtà. Io, che ho il grande onore di dirigere questa azienda posso affermare che, nel tempo, abbiamo saputo trasmettere al territorio valori di primo piano; siamo riusciti a creare un rapporto con i nostri collaboratori e con i nostri clienti che consente ogni giorno un reciproco confronto libero e produttivo“ dichiara l’amministratore delegato Marzio Bresciani.
La Sicilgesso S.p.A. ha una storia e un’esperienza nel settore della produzione e della commercializzazione di prodotti edili a base gesso: intonaci, finiture, rasanti, tramezzi, inerti; da qualche anno, ha fatto ingresso anche nel mercato dei prodotti edili a base cemento, mutuando le competenze e le professionalità acquisite in anni di ricerca e sperimentazione per il mondo del gesso e intuendo le nuove prospettive di investimento.
L’azienda siciliana, nata nel 1963 per iniziativa del Cavaliere Caruso, oggi è per il 50% della Marmi e Graniti d’ Italia Sicilmarmi S.p.A. e per il 50% proprietà della Saint-Gobain PPC ITALIA S.p.A., che la inserisce qualitativamente in un ambito professionalmente garantito e le trasferisce visibilità oltre i confini regionali.
L’azienda si trova lungo la SS 113 KM 335,700 a Calatafimi- Segesta, in provincia di Trapani.
SCHEDA TECNICA DELL’AZIENDA
La Sicilgesso S.p.A., nella sua lunga storia di presenza sul mercato dell’edilizia, ha sviluppato una cultura del servizio che, oltre agli standard altissimi di qualità dei prodotti e al dichiarato rispetto dell’ambiente, ne ha garantito e ne garantisce un’offerta orientata alle esigenze e alle problematiche del cliente.
L’azienda è nata e cresciuta con l’evoluzione del mercato edilizio, contribuendo anche a innovarlo e a renderlo sempre più competitivo.
L’assistenza continuata, la fornitura di attrezzature adeguate e la distribuzione capillare su tutto il territorio regionale la fanno leader per le vendite dei prodotti edili a base gesso e la stanno introducendo progressivamente verso una posizione rilevante nel settore dei prodotti edili a base cemento.
Qualità dei materiali, comfort degli ambienti, facilità di applicazione e sicurezza dei risultati sono i punti cardine dell’impegno Sicilgesso.
Alla base dei successi della Sicilgesso si trovano la forza di un marchio che si è reso visibile negli anni e la professionalità di uno staff che ha saputo interagire e collaborare armoniosamente e coerentemente al fine del raggiungimento degli obiettivi posti.
L’azienda conta 40 dipendenti suddivisi per competenze: direzione, amministrazione, produzione e commercializzazione.
Addetti specializzati lavorano alle cave di gesso all’interno dello stabilimento produttivo, mentre un laboratorio di tecnici porta avanti la ricerca per nuove soluzioni innovative.
Una strutturata rete commerciale, dislocata sull’intero territorio siciliano, assicura infine la distribuzione capillare dei prodotti Sicilgesso e un rapporto relazionale costante con la clientela.
La linea Sicilgesso si compone di una completa gamma di prodotti edili a base gesso: intonaci, finiture, rasanti, tramezzi, inerti e dalla nuova linea a base cemento.


PALERMO – Giorgio Cappello, presidente della Piccola industria di Confindustria Sicilia, entra a far parte delal giunta nazionale di Confindustria. Giorgio Cappello, già presidente dei Giovani industriali siciliani, da alcuni mesi guida la Piccola industria siciliana ed è, in questa veste, vicepresidente di Confindustria Sicilia, guidata da Antonello Montante. «Per quanto mi riguarda – ha dichiarato Cappello – continuerò a rappresentare nelle sedi dovute, con il contributo indispensabile dei presidenti delle nove Province siciliane, i bisogni di una regione che stenta a trovare percorsi di sviluppo percorribile, con spirito di servizio e metodo operativo». Il presidente di confindustria Ragusa Enzo Taverniti, ha espresso il compiacimento di tutti gli industriali iblei per il nuovo prestigioso incarico conseguito da Giorgio Cappello, “un riconoscimento – commenta Taverniti – che non sorprende chi conosce l’Imprenditore e l’uomo Giorgio Cappello, un amico e un collega dalle qualità eccellenti, con uno spiccato senso del dovere, capace di mettere al servizio del sistema associativo l’esperienza maturata e un’indiscussa competenza professionale”.
Per effetto dell’entrata in vigore del Dlgs n. 218/2012, recante disposizioni integrative e correttive del Codice Antimafia, e come precisato dalla nota dell’8 febbraio 2013 del Ministero dell’Interno, a decorrere dal 13 febbraio 2013 gli unici soggetti competenti al rilascio dei certificati antimafia sono le Prefetture.
Precedentemente anche la Camere di Commercio erano competenti al rilascio del certificato del registro delle imprese integrato con la dicitura antimafia, per legge parificato all’informativa prefettizia. Con un vantaggio: un notevole risparmio di tempo. Difatti le Camere di Commercio riuscivano a rilasciare i certificati in questione in tempi brevissimi, solitamente entro due giorni o se possibile anche il giorno stesso della richiesta, a fronte del termine (peraltro non perentorio) di 45 giorni assegnato alle Prefetture.
Oggi invece le imprese si trovano a dover fare i conti con i tempi dilatati delle Prefetture, pur necessitando di un certificato in tempi rapidi per poter partecipare ad un appalto bandito da un ente pubblico (solitamente Comuni) o da un gestore di servizi pubblici. Di conseguenza, si allungano anche i termini per la stipula dei contratti e il rilascio di autorizzazioni.
Oltre a ciò si consideri che le Prefetture rilasciano le certificazioni antimafia in base a quegli stessi dati del Ced nazionale cui attingevano le Camere di Commercio, e che confrontando i siti delle vari Uffici territoriali del Governo la normativa in questione viene applicata in maniera non omogenea sul territorio nazionale. Alcune Prefetture infatti richiedono, in allegato alla domanda di rilascio, copia della visura camerale relativa all’impresa o in alternativa una dichiarazione sostitutiva compilata dal legale rappresentante dell’impresa con i dati contenuti nella visura.
Unica nota positiva è il fatto che si tratta di una situazione destinata a non protrarsi troppo nel tempo: il cambio di competenze voluto dal legislatore rappresenta in ogni caso un passaggio intermedio in attesa del funzionamento della banca dati nazionale antimafia che sarà gestita direttamente dal Ministero e che sarà tenuta al rilascio immediato del certificato stesso.
Per ulteriori approfondimenti si rende disponibile il testo integrale della circolare del Ministero dell’Interno dell’8 febbraio 2013.
CATANIA – Far diventare la Sicilia una startup island che possa offrire opportunità ai suoi giovani ed essere attrattiva per l’intera area euro-mediterranea. E’ questo il principale obiettivo di Svpf (Sicilian venture philanthropy foundation), una “Fondazione di partecipazione e comunità” che ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un ecosistema dinamico per favorire l’imprenditorialità sul territorio attraverso l’azione filantropica: l’assemblea costituente si è tenuta a Catania nei giorni scorsi.
Per i circa 50 soci che domani riuniti nei locali messi a disposizione da Telecom il motto è: ”Acceleriamo la Sicilia!” con azioni che puntano a migliorare la capacità di matching tra start-up ad elevato potenziale di sviluppo. Presidente della Fondazione Elita Schillaci, già preside della facoltà di Economia, che presenterà le linee-guida del programma di attività, con riferimento all’interazione con i soggetti leader nello screening delle idee imprenditoriali e all’attività di supporto legale per avvicinare i neo-imprenditori e gli investitori della Fondazione che ha tra i partner il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria guidato da Silvio Ontario e il presidente dei Giovani di Confindustria Catania Antonio Perdichizzi, associazioni come ItaliaCamp e StartupCiTy, e il Fondo Ingenium.
“Il sistema economico e produttivo è in una fase di profondo cambiamento, quest’ultimo è strutturale e non legato unicamente alla crisi – spiega Elita Schillaci – una prima emergenza è la necessità di modificare alla radice il nostro modello produttivo. Da crisi finanziaria, distante e per tecnici, questa è diventata crisi economica, sociale e istituzionale. È entrata nelle nostre famiglie, ha toccato i nostri figli, ha chiuso le nostre aziende, ha ridotto la nostra capacità di spesa, ha trasformato l’eccellenza in eccedenza, ha aumentato il conflitto sociale. Oggi la crisi sta dimostrando l’insostenibilità dei modelli economici dominanti, dell’eccesso di consumismo, di assetti fondati prevalentemente sul pubblico”. La risposta a questi fenomeni è una vivace attività di stimolo alla creazione d’impresa che parte proprio dal basso: la Fondazione, in quest’ottica, vuol diventare uno strumento innovativo per collegare tutte le realtà che creano questo fermento. “La scommessa – continua la Schillaci, che è già riuscita a coinvolgere diversi imprenditori in questo progetto – è quella di far diventare la Sicilia una startup island che possa offrire opportunità ed essere attrattiva per l’intera area euro-mediterranea. Non ci serve un ponte di ferro e cemento, ma un ponte digitale, culturale, che leghi la nostra isola al resto del mondo. Un ponte su cui transitino informazioni, idee, opportunità. Questa è la strada e ci dobbiamo credere”.