“Un sistema fondamentale e strategico al collasso: servono interventi immediati, strutturali e non più rinviabili a tutela della salute pubblica e dei cittadini siciliani”. Con queste parole l’onorevole Tommaso Calderone, presidente della Commissione Bicamerale per il Contrasto dei disagi legati all’Insularità, lancia l’allarme sulle condizioni operative del servizio di emergenza-urgenza 118 in Sicilia, gestito dalla società consortile SEUS S.c.p.A.
Mezzi insufficienti e guasti continui
Secondo i dati più recenti, i mezzi di soccorso formalmente operativi sono 252, ma ben 62 ambulanze restano inutilizzate ogni giorno perché destinate a sostituire i veicoli che si guastano con continuità preoccupante. Una criticità che compromette gravemente la tempestività degli interventi e la sicurezza dei cittadini.
Carenza di personale e turni insostenibili
Il problema non riguarda soltanto i mezzi. Calderone denuncia anche una carenza costante di personale sanitario, che porta a un’elevata percentuale di interventi senza medico a bordo.
Allo stesso tempo, mancano almeno 205 unità tra autisti-soccorritori, numero destinato a crescere per via delle cessazioni dal servizio e dell’inidoneità sopraggiunta di molti operatori.
Il recente bando SEUS, che prevede l’assunzione di 101 lavoratori interinali, viene giudicato insufficiente: non riuscirà a colmare il fabbisogno operativo attuale.
A peggiorare il quadro c’è il distacco di 162 operatori (idonei o parzialmente limitati) in servizi convenzionati esterni al circuito 118, soprattutto nelle province di Agrigento, Enna e Palermo. “È indispensabile reintegrarli subito nelle postazioni di competenza – sottolinea Calderone – per ripristinare l’equilibrio del sistema e garantire copertura territoriale”.
Sovraccarico e rischi per operatori e cittadini
La conseguenza diretta di questo perenne sottodimensionamento è un sovraccarico insostenibile per il personale in servizio, con ripercussioni sulla qualità degli interventi e sulla salute psicofisica degli operatori stessi.
“Le criticità emerse non sono episodiche, ma di natura sistemica – dichiara Calderone – ed è necessario un intervento organico e risolutivo che restituisca efficienza, trasparenza e sicurezza a un servizio tanto cruciale”.
Appello alla Regione Siciliana
Il presidente della Commissione Bicamerale chiede dunque alla Regione Siciliana e all’Assessorato alla Salute di assumere con immediatezza un ruolo attivo: “Occorrono correttivi urgenti per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini, prevenendo disservizi e rischi che in un settore tanto delicato non possono essere tollerati”.
La nota, conclude Calderone, è stata posta anche all’attenzione del Presidente della Regione Siciliana.
