Roma – Estate di disagi negli aeroporti italiani ed europei: cancellazioni improvvise, coincidenze saltate, giornate di vacanza compromesse. Una scena ormai familiare per migliaia di viaggiatori, spesso rassegnati a considerare i disservizi come parte inevitabile di un viaggio. Ma la legge dice altro: in molti casi i passeggeri hanno diritto a rimborsi, indennizzi e persino risarcimenti aggiuntivi.
A ricordarlo è Marco Panichi, consulente legale e fondatore di Diritto di Volo, realtà specializzata nell’assistenza a chi subisce ritardi e cancellazioni. “Conoscere i propri diritti è il primo passo per trasformare un disagio in un giusto risarcimento. Le norme europee sono chiare: i passeggeri non devono rimanere soli di fronte a disservizi come ritardi e cancellazioni”, spiega.
Le cinque mosse da fare
Panichi individua cinque azioni fondamentali per far valere i propri diritti:
- Chiedere assistenza immediata in aeroporto: già dopo due ore di ritardo (in base alla distanza della tratta), la compagnia deve offrire gratuitamente pasti, bevande, comunicazioni e, se necessario, un pernottamento in hotel.
- Valutare le alternative di viaggio: in caso di cancellazione, il viaggiatore può scegliere tra il rimborso totale del biglietto o un volo alternativo, anche con un’altra compagnia. Chi acquista un nuovo volo in autonomia deve conservare la ricevuta per il rimborso.
- Verificare l’indennizzo: se l’arrivo a destinazione ritarda di oltre tre ore, la compensazione prevista varia da 250 a 600 euro, salvo casi di forza maggiore come maltempo o scioperi indipendenti dalla compagnia.
- Documentare tutto: carte d’imbarco, ricevute di taxi, pasti o alloggi supplementari diventano prove decisive in caso di reclamo. Importante anche informarsi sulle cause ufficiali del disservizio.
- Presentare reclamo tempestivamente: meglio agire entro pochi giorni, inviando la richiesta via email o PEC. Se la compagnia non risponde o nega il risarcimento senza motivazione, ci si può rivolgere a professionisti del settore.
Un problema sempre più diffuso
Secondo le associazioni dei consumatori, le segnalazioni di ritardi e cancellazioni sono in aumento, complici l’intensificazione del traffico aereo estivo e le difficoltà organizzative delle compagnie. Ma se la rassegnazione è la risposta più diffusa, la normativa europea tutela chi decide di far valere i propri diritti.
“Un passeggero informato – conclude Panichi – non solo può recuperare parte del danno subito, ma contribuisce a migliorare la qualità del servizio, perché obbliga le compagnie a rispettare le regole”.
