Una sofisticata frode agroalimentare con al centro la prestigiosa denominazione Zibibbo di Pantelleria DOP è stata scoperta dai Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Roma e Messina, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Marsala.
L’indagine, avviata con il monitoraggio di siti web e social network, ha portato alla luce un sistema illecito che avrebbe consentito a una società tedesca di commercializzare vino con falsa indicazione geografica in Italia e in numerosi Paesi esteri, da Europa a Nord America e Asia.
L’indagine: controlli mirati e Cabina di regia nazionale
L’operazione nasce nell’ambito delle linee d’azione operative concordate all’interno della Cabina di regia per i controlli agroalimentari, organismo nazionale che favorisce lo scambio di informazioni tra le varie autorità preposte alla tutela della qualità alimentare.
Gli investigatori hanno individuato online le tracce di una società con sede in Germania che, priva di qualsiasi autorizzazione, immetteva sul mercato bottiglie etichettate come Zibibbo di Pantelleria DOP e Terre Siciliane IGT, ma prodotte con vino comune.
Il sequestro: 5 mila litri senza tracciabilità
Le verifiche hanno permesso di individuare un deposito nell’isola di Pantelleria, dove sono stati sequestrati complessivamente 5 mila litri di prodotto vinoso:
- 3.500 litri ancora in corso di trasformazione,
- 1.500 litri già imbottigliati ed etichettati con denominazioni false.
Secondo gli inquirenti, la società tedesca avrebbe venduto, dal 2019, almeno 30 mila bottiglie non certificate, ricavando oltre 800 mila euro. Tutto il vino sequestrato, privo di tracciabilità, è stato avviato a distruzione come previsto dalla normativa.
Il reato ipotizzato e la presunzione di innocenza
Il titolare dell’azienda è stato denunciato per frode in commercio aggravata.
Le autorità sottolineano però che vige la presunzione di innocenza: fino a sentenza definitiva, l’indagato deve essere considerato non colpevole.
Un campanello d’allarme per il Made in Italy
Il caso rappresenta un ennesimo campanello d’allarme per il comparto agroalimentare italiano, spesso vittima di fenomeni di italian sounding e contraffazioni.
Lo Zibibbo di Pantelleria, riconosciuto come Denominazione di Origine Protetta (DOP), è frutto di una viticoltura eroica, caratterizzata da vigneti ad alberello – patrimonio Unesco – e da una filiera rigidamente controllata. Ogni bottiglia autentica è sinonimo di un territorio unico e di una cultura millenaria.
La risposta delle istituzioni
L’operazione dei Carabinieri dimostra l’elevato livello di vigilanza del sistema italiano di controllo, che unisce forze dell’ordine, Ministero dell’Agricoltura e autorità giudiziaria nella difesa delle eccellenze enologiche nazionali.
Un intervento che non solo protegge i consumatori, ma salvaguarda anche il lavoro di produttori onesti e di un intero territorio che fa della qualità e della tipicità il proprio punto di forza.
