Palermo si è fermata oggi, 3 settembre, per ricordare il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia 43 anni fa insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo in via Isidoro Carini. Come ogni anno, la città ha reso omaggio con una serie di celebrazioni, dalla deposizione di corone di fiori sul luogo dell’attentato fino alla Messa celebrata in piazza Croci.
Alle commemorazioni, organizzate dalla Prefettura, ha preso parte anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Presenti inoltre le istituzioni locali e una delegazione del Consiglio di Stato per la Sicilia (CGA), guidata dal presidente Ermanno De Francisco e composta da Sebastiano Di Betta, Giuseppe Chinè e Lunella Caradonna.
Le parole del presidente Schifani
“Nel giorno in cui ricordiamo il sacrificio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – la Sicilia si stringe attorno alla memoria di un uomo che resta un faro di legalità per le generazioni presenti e future. In un contesto difficile come quello siciliano, lottò senza tregua contro la criminalità organizzata, pagando con la vita il suo altissimo senso di fedeltà allo Stato. A 43 anni dalla morte, la sua figura continua a costituire un esempio prezioso, capace di scuotere la coscienza civica di ogni cittadino e rappresentante delle istituzioni”.
La presenza del governo regionale
Alla cerimonia ha preso parte in rappresentanza della Regione l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, delegato da Schifani. In piazza il gonfalone della Regione e una corona d’alloro deposta in memoria delle vittime.
“Il senso dello Stato e la tenacia dimostrati dal prefetto Dalla Chiesa nel contrasto alla mafia – ha sottolineato Scarpinato – toccano ancora oggi la coscienza civica di ogni cittadino e istituzione. È un esempio prezioso soprattutto per i giovani, con i quali il generale amava dialogare, consapevole dell’importanza del loro coinvolgimento nella cultura della legalità. Per questo oggi il governo regionale ha voluto essere presente, ricordando il sacrificio suo, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo”.
