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Sviluppo Italia Sicilia, l'idea di Baccei: "Spostiamo i dipendenti nella Sas"

Si è parlato ieri di Sviluppo Italia Sicilia all’Ars, dopo che la Regione Siciliana ha annunciato la messa in liquidazione dell’ente.  «Occorre trovare una società che  possa accogliere questi dipendenti e che a fronte delle commesse  che ci sono possano lavorare in un’altra società della Regione,  come abbiamo fatto per la valorizzazione immobiliare». Così  l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, a margine  dell’audizione in commissione Bilancio dell’Ars sulla situazione  di Sviluppo Italia Sicilia.     «In quel caso in finanziaria abbiamo dato la commessa a  un’altra società che è la Sas. La strada migliore è focalizzarsi  sull’utilizzo delle professionalità».

Sono 75 i dipendenti di  Sviluppo Italia Sicilia da nove mesi senza stipendio.  In commissione Bilancio dell’Ars  sono emerse le contraddizioni più volte denunciate dai sindacati  e dai lavoratori su Sviluppo Italia Sicilia e l’incapacità  gestionale dell’ex presidente del Cda, oggi commissario  liquidatore. “I parlamentari di maggioranza e opposizione hanno  sottolineato che vanno adottate misure per stoppare la  liquidazione».  dice il segretario generale della First Cisl  Piero Cucuzza a margine dell’audizione in commissione. “E’ stato fatto notare che l’assessorato al Lavoro ha emanato un avviso senza pubblicarlo in Gazzetta Ufficiale, con cui è stata affidata una commessa da 5 milioni di euro a enti pubblici e privati che riguarda Garanzia Giovani e che avrebbe potuto salvare la società – aggiunge – Tra l’altro lo prevedeva anche una delibera di giunta del 2014. Se questa commessa fosse stata assegnata a Sviluppo Italia Sicilia oggi la società non sarebbe in liquidazione”.

L’idea di Baccei, dunque,  è quella di  spostare i 75 dipendenti  nella Sas, la Servizi Ausiliari Sicilia, società partecipata nata come contenitore di servizi vari come portierato dei Beni culturali, servizio di barellieri e altri servizi simili. Ma il problema in Sviluppo Italia Sicilia non sono solo i dipendenti.  Solo a Catania l’incubatore dì’impresa gestito da Sviluppo Italia Sicilia ospita 15 imprese e 180 dipendenti. Ci sono poi i servizi di assistenza tecnica alla formazione e il ricorso sul bando per l’assistenza tecnica di Garanzia giovani

Il sindacato ricorda che “nella finanziaria regionale di quest’anno a Sviluppo Italia Sicilia sono stati destinati 1 milione e duecento mila euro. Non si capisce perché la Regione adesso voglia disfarsene. Restiamo in attesa – conclude Cucuzza – di una nuova convocazione della commissione”.

 

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