Palermo – C’è il patrimonio di una confisca — quella all’imprenditore Vincenzo Piazza, circa 500 immobili per un valore di oltre un miliardo di euro — che da solo potrebbe risolvere buona parte dell’emergenza abitativa di Palermo. «Ci sono palazzi, scantinati, magazzini, appartamenti e ville, facenti parte di compendi aziendali, che nessuno usa perché la legge non mi consente di cederli agli enti territoriali. Allora mi chiedo: che senso ha tenere queste ricchezze nel cassetto, in certi casi farle andare anche in malora, quando potrebbero contribuire a risollevare le sorti di un’economia depressa?». È netta la posizione del prefetto Giuseppe Caruso. Dentro o fuori, o si fa una nuova legge, o si cambia radicalmente quella attuale, «oppure — spiega il direttore dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati — avremo perso la più importante delle battaglie».