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Asp di Ragusa: gara da 5,5 milioni per un nuovo sistema di gestione delle immagini radiologiche

Nell'arco di sei mesi tutti i presidi sanitari della provincia di Ragusa saranno messi in rete per la gestione, la condivisione e l'archiviazione digitale delle immagini radiologiche. E' questo il sistema Ris/Pacs (Radiological information system/Picture archiving and communication system), per l'implementazione del quale l'Asp ha stanziato un fondo di 5milioni e mezzo di euro. I vantaggi generati da questo sistema, che fa compiere un importante balzo in avanti nel programma di digitalizzazione dei servizi del Sistema sanitario regionale, saranno molteplici con indubbie ricadute sul risparmio di gestione e sul miglioramento del servizio ai cittadini della provincia ragusana.
Le immagini digitali metteranno definitivamente in soffitta le vecchie pellicole, le lastre di antica memoria, e permetteranno una più agevole archiviazione su supporto digitale, cd capaci di raccogliere diverse centinaia di immagini. Soprattutto, sarà possibile recuperare le immagini e le informazioni cliniche, i referti, con maggiore rapidità, fornendo agli specialisti, presenti sul territorio, tutte le informazioni necessarie di tipo diagnostico e clinico, anche a distanza di tempo.
La messa in rete, infine, dei presidi sanitari periferici, sei appunto, con l'Azienda provinciale, compresi i Pta (Presidi territoriali di assistenza) e i Ppi (Punti di primo intervento), se dotati di un centro di diagnostica per immagini, garantirà la reperibilità e la continuità, h24, del medico radiologo direttamente da remoto, rendendo l'intervento più rapido e alleggerendo le liste di attesa.
A questi vantaggi, si affiancano, poi, quelli generati dalla spinta economica, che iniziative così importanti possono dare al sistema delle imprese Ict, per la maggior parte Pmi giovani e di nuova generazione, cui spetterà l’implementazione del progetto in ambito locale.
L'importante è che l'introduzione di sistemi di e-Health (Sanità elettronica) come il Ris/Pacs di Ragusa, siano architettati per l'integrazione con gli altri sistemi territoriali, per evitare sovrapposizioni, duplicazioni e il sorgere di barriere nella trasmissione del flusso informativo.
“L’innovazione insomma – dice Pasquale Amendolagine, Dirigente analista dell'Asp di Ragusa – è in grado di generare valore e crescita se inserita in uno scenario strategico e se le procedure di realizzazione vengono snellite nella loro catena decisionale. Per fare un esempio, in Sicilia, contrariamente a quanto già stabilito nella stessa Pubblica Amministrazione centrale, le Linee guida regionali della redazione degli Atti aziendali, documento fondante l’organizzazione delle singole Aziende sanitarie, fatta esclusione per le province metropolitane di Catania, Palermo e Messina, non riconoscono ancora la figura del dirigente Ict, che non ha né autonoma capacità decisionale né di portafoglio. Aspetti che vengono invece demandati – prosegue Amendolagine – al direttore generale e quindi, in ultima analisi, alla sua sensibilità culturale e strategica”.
Intanto, bene, per l’Asp di Ragusa e per il cittadino ragusano o meglio per i 320mila assistiti della provincia.

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