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Castelbuono celebra la “Festa delle Rose”: la visione Fiasconaro tra pasticceria, cultura e sviluppo territoriale

CASTELBUONO – Una giornata all’insegna del dialogo tra tradizione e futuro, tra artigianato, agricoltura e cultura, con al centro il territorio e le nuove generazioni. È lo spirito che ha animato la quinta edizione della Festa delle Rose, l’evento ideato dalla famiglia Fiasconaro e ospitato nella Tenuta di proprietà a Castelbuono, nelle Madonie.

Nata come celebrazione del legame tra la pasticceria d’eccellenza e le risorse del territorio, la manifestazione si è trasformata negli anni in un momento di incontro e confronto tra esperienze diverse, unite da un obiettivo comune: costruire un modello di sviluppo locale fondato sulla qualità, l’identità e la trasmissione dei saperi.

«Questa festa è un tributo alla mia terra e alla mia gente – ha dichiarato Nicola Fiasconaro –. È un modo per alimentare legami, trasmettere valori e costruire appartenenza». E Castelbuono risponde, offrendo il meglio delle sue energie produttive, creative ed educative.

Tra vigneti, frassineti e laboratori

Il cuore della giornata è stato rappresentato dalle attività immersive rivolte soprattutto agli studenti delle scuole primarie locali, dell’Istituto Agrario “Luigi Failla Tedaldi” e del Liceo Artistico “Jacopo Del Duca” di Cefalù. I ragazzi sono stati protagonisti di laboratori sulla distillazione dell’acqua di rose, sulla caseificazione, sulla creazione di erbari e sull’osservazione delle api. Nel vigneto sperimentale della tenuta – impiantato con varietà autoctone grazie a una collaborazione con l’Università di Palermo – si è parlato di biodiversità e innovazione agricola.

Gli allievi del liceo artistico hanno inoltre realizzato opere en plein air ispirate al paesaggio madonita, sottolineando il legame tra natura, arte e identità.

Un format culturale e imprenditoriale

La Festa delle Rose non è solo un evento simbolico, ma un format culturale che nel tempo ha saputo evolversi in piattaforma di collaborazione tra imprese, scuole, artisti e istituzioni. Alla base, un’idea precisa di sviluppo che vede nella pasticceria – e più in generale nel comparto agroalimentare di qualità – il motore per attivare filiere virtuose e attrarre energie e investimenti nel territorio.

La presenza di aziende artigiane, enti culturali e ospiti da tutta Italia rafforza il ruolo di Castelbuono come laboratorio permanente di sinergie tra cultura del cibo e coesione sociale.

Un messaggio per tutta la Sicilia da Castelbuono

Il successo della Festa delle Rose lancia un messaggio chiaro anche al resto della regione: è possibile costruire modelli di crescita sostenibili puntando sulle specificità locali, investendo nella formazione dei giovani e facendo rete tra attori economici e culturali. Castelbuono, grazie all’impegno e alla visione della famiglia Fiasconaro, si propone come esempio replicabile per altri contesti siciliani.

La giornata si è conclusa con una degustazione tematica, frutto della sperimentazione continua che contraddistingue la maison Fiasconaro, sempre più orientata a unire tradizione dolciaria e innovazione sociale. Un racconto di territorio che profuma di rose, miele e futuro.

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