Last updated on 24 ottobre 2021
In Sicilia, nonostante la bassa percentuale di vaccinazioni, l’avvio ufficiale del green pass non dovrebbe creare particolari problemi. Sia nei porti che negli aeroporti e soprattutto nei trasporti la grande maggioranza dei dipendenti è in possesso della carta verde che consente l’ingresso nei luoghi di lavoro.
E anche per quanto riguarda il reperimento dei tamponi per coloro i quali non sono vaccinati non si registrano criticità, come conferma l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: “forse – precisa – sull’organizzazione nel mondo del lavoro ma questo problema come Regioni lo avevamo sollevato da tempo”.
Il presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese rassicura: “Non abbiamo avuto particolari segnalazioni dalle nostre aziende, anche quelle più importanti per numero di lavoratori. Semmai siamo preoccupati, anche dopo quanto avvenuto a Roma, di manifestazioni ‘no vax’ davanti alle grandi aziende o di qualche esagitato che magari potrebbe provare ad esacerbare gli animi. Comunque c’è una linea di grandissimo rigore e quindi senza green pass non si entra nei luoghi di lavoro”.
All’Amat, la società che si occupa dei trasporti urbani a Palermo, è arrivata una mail a firma di un sedicente comitato di lavoratori ‘no vax’. “Non sappiamo chi siano – spiega il presidente dell’azienda Michele Cimino -. Attendiamo di capirà cosa accadrà quando chiederemo il green pass per accedere ai luoghi di lavoro. La maggior parte dei nostri lavoratori è vaccinata, quindi non credo che avremo problemi a immettere nei turni gli autisti dei bus e garantire i servizi”.
Al comune di Palermo è stata emanata una precisa direttiva dal direttore generale Antonio Le Donne, d’intesa con il vice sindaco Fabio Giambrone, assessore al personale, perché da domani tutti i dipendenti per fare ingresso negli uffici dovranno esibire il green pass agli addetti alla portineria chiamati a verificare che sia tutto in regola. Soltanto dopo i dipendenti potranno registrare la presenza in ufficio attraverso il ‘badge’. “Ovviamente – dice Giambrone – ogni dirigente è responsabile che tutto sia a posto, se ci saranno criticità lo potremo sapere domani o lunedì”. (ANSA).
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