PALERMO – ”Considero a dir poco disgustoso e inquietante il tentativo di delegittimare chi trova il coraggio di denunciare la mafia, mettendo a rischio la propria vita”.
Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, commenta così quanto scrittoo su un articolo on line che ha descritto la denuncia presentata dall’imprenditore Gregory Bongiorno, presidente di Confindustria Trapani, ”una sceneggiata in salsa trapanese per nascondere le ‘operazioni’ in corso”. ”La nostra impressione – si legge nell’articolo – è che i soliti noti di Confindustria Sicilia stiano cercando, disperatamente, di uscire dall’angolo in cui si sono cacciati. Da qui la sceneggiata con questo signor Gregory Bongiorno, dipinto in frett’e furia come il ‘figliol prodigo” degli antimafiosi di Confindustria Sicilia”.
”Confindustria Sicilia è l’esempio concreto di che cosa sia la cultura antimafia fatta non di parole, ma di fatti concreti. Un modello che abbiamo l’orgoglio di avere esportato in tutto Italia – continua Albanese -. Il rischio che si corre è che così facendo si faccia il gioco di chi vuole che episodi di coraggio, come quello di Gregory, vengano banalizzati e che il percorso virtuoso iniziato nel
2007 con Lo Bello, Montante e Catanzaro si interrompa. Per liberare la Sicilia dal giogo del malaffare è necessario l’impegno di tutti. Ci dicano questi signori da che parte stanno e che cosa c’è dietro questi pseudo interventi mirati”.
Albanese (Confindustria Palermo): “Inquietante il tentativo di certa stampa di delegittimare l’antimafia”
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