PALERMO – La crisi morde e il sistema delle piccole imprese è sempre più in difficoltà. ecco perché è necessario che le banche cambino atteggiamento. E’ questo il messaggio lanciato da Giorgio Cappello, presidente del gruppo Piccola industria di Confindustria Sicilia, nel suo intervento nel corso della firma per l’applicazione in Sicilia dell’accordo nazionale con Intesa Sanpaolo. un accordo che destina 300 milioni al sistema produttivo locale e che Cappello ha definito «molto importante anche se – ha sottolineato – il sistema bancario nel suo insieme deve cambiare atteggiamento. Ci arrivano segnalazioni per esempio sul fatto che quelle imprese trattate dalle filiali retail delle banche su temi importanti come il Fondo di garanzia del Mediocredito centrale ricevono informazioni sbagliate se non addirittura false: per esempio agli imprenditori gli viene detto dai preposti che non esiste più. o ancora che alcuni istituti non accettano le garanzie dei Confidi 106. le banche devono cambiare: devono essere i nostri soci, i nostri partner finanziari altrimenti si chiude». Il presidente della Piccola di Confindustria Sicilia ha dunque colto l’occasione per lanciare un messaggio preciso parlando a suocera perché nuora intenda. Mentre più diretto è stato il vicepresidente regionale Nino Salerno che ha insistito molto sulla questione dei finanziamenti per le organizzazioni aziendali e ha annunciato la costituzione di un comitato di quattro imprenditori all’interno di Confindustria Sicilia a garanzia di un a corretta applicazione dell’accordo con Intesa Sanpaolo. Segnali di malessere da parte degli imprenditori nei confronti di tutto il sistema creditizio. Malessere cui l’accordo firmato anche su base territoriale cerca di dare una risposta, come ha spiegato il capo area per la Sicilia di Intesa Sanpaolo Alberto Ranieri «Il momento esige uno sforzo comune per valorizzare la creatività tipicamente italiana e la determinazione che contraddistinguono la nostra Piccola Impresa. Il dialogo, che è il tratto distintivo di questi accordi con Confindustria, è fondamentale per conoscere e approfondire difficoltà e potenziale delle imprese. Queste devono poi essere aiutate e spronate a compiere un decisivo passaggio culturale per dotarsi degli strumenti necessari per meglio competere sui mercati internazionali. L’accordo di oggi intende facilitare il dialogo con le aziende e supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese con uno sguardo anche a quei giovani che hanno idee e spirito imprenditoriale e che vanno incoraggiati e sostenuti nel guardare all’autoimprenditorialità come importante opportunità per il loro futuro. Intesa Sanpaolo, grazie al suo completo e diversificato know-how è in grado di rispondere, su tutto il territorio nazionale, alle diverse esigenze delle imprese».
L’accordo siglato propone iniziative finalizzate a incoraggiare le Pmi ad avere comportamenti virtuosi «mediante il rafforzamento del dialogo impresa-banca, per una migliore valutazione del merito creditizio e dunque un miglior accesso al credito». Si punta poi a stimolare la domanda di credito da parte delle imprese con progetti di sviluppo «promuovendo la conoscenza e il ricorso a strumenti che consentano un accesso al credito più semplice valorizzando il ricorso al credito agevolato». Altro obiettivo è quello di aiutare la ripresa intervenendo in tre aree strategiche: sviluppo del business internazionale, crescita dimensionale e gestione dei momenti di dicontinuità aziendale, nuovi progetti imprenditoriali di qualità. per quest’ultimo punto, in particolare, Intesa-Sanpaolo punta a fornire «supporti informativi e consulenziali a chi vuole avviare una nuova attività o rilevare un’azienda esistente con la formula AdottUp, un progetto innovativo nel quale le Pmi si candidano a diventare incubatori di startup per individuare le migliori idee imprenditoriali, facendole diventare business sostenibili attraverso l’intervento formativo e il supporto di aziende consolidate che ne diventano tutor e le aiutano a svilupparsi». A sostegno di questi progetti Intesa Sanpaolo propone NeoImpresa e OfficineFormative.
Per Antonello Montante, presidente Confindustria Sicilia, l’accordo : è «frutto di una collaborazione consolidata nel corso degli anni, che individua un’ampia rosa di soluzioni in linea con l’idea di una funzione di finanza strategica sempre più al servizio della competitività delle imprese. Piccola Industria sarà un partner determinante per il massimo successo dell’iniziativa sul territorio e in particolare per dare forte rilevanza al progetto “AdottUp” nel quale le Pmi si candidano a diventare incubatori di nuove idee innovative. Con l’accordo si mettono infatti a disposizione del sistema soluzioni formative, consulenziali e finanziarie per start up e per le imprese interessate ad una loro adozione con il duplice obiettivo di supportare nascita e sviluppo di nuove attività e far crescere l’innovazione all’interno delle Pmi. Nel contempo confidiamo che l’Accordo possa contribuire a supportare le attività delle nostre imprese verso i mercati esteri, anche in considerazione delle opportunità che la competizione globale offre in determinate nicchie di mercato come il settore agroalimentare della nostra Regione che per le caratteristiche di qualità dei propri prodotti può sprigionare le potenzialità ancora inespresse». Intesa Sanpaolo si è impegnata a contattare oltre 600 aziende della Sicilia per offrire credito a supporto della crescita aziendale mediante l’utilizzo di facilitazioni creditizie e incontrerà più di 100 aziende esportatrici della regione per proporre e illustrare soluzioni finanziarie e servizi a supporto dell’export e della copertura rischi.
Fondi per incubatori e startup dall’accordo tra Confindustria Sicilia e Intesa Sanpaolo
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