Nel corso della metà del 2012 la Sicilia ha fatto registrare una crescita del 16,9% dei flussi commerciali con i Paesi dell’area Sud del Mediterraneo: Libia, Tunisia, Algeria, Egitto e Marocco. Il dato positivo per l’economia regionale è contenuto nel Rapporto annuale 2012 sulle Relazioni economiche tra l’Italia e il Mediterraneo elaborato da SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Il Rapporto, presentato lo scorso 20 novembre, analizza le relazioni commerciali dell’Italia, in particolare delle regioni del Mezzogiorno, con i Paesi del Mediterraneo, a sua volta suddivisi in tre aree: Adriatic Med (Croazia, Albania, Bosnia e Montenegro), Eastern Med (Siria, Turchia, Libano e Israele) e Southern Med (Libia, Tunisia, Algeria, Egitto e Marocco). La Sicilia grazie alla forte specializzazione nell’interscambio di prodotti energetici ha fatto registrare una crescita dell’11,9% rispetto ai flussi commerciali con i 13 Paesi dell’area del Mediterraneo, ma al netto dei prodotti energetici il dato assume una connotazione negativa pari al -42,1%. È opportuno sottolineare che disaggregando il dato si evidenzia un dato elevato negli scambi commerciali energetici tra la Sicilia e la Libia. Il Rapporto, nella disamina sui flussi commerciali che coinvolgono il Mediterraneo, pone particolare attenzione alle tratte del mare a corto raggio, che vedono l’Italia protagonista grazie anche ai quasi 8000 km di costa. L’incremento delle tratte del mare è stato anche favorito dall’introduzione in Italia dell’Ecobonus previsto nella Finanziaria 2008. L’Ecobonus è nato per agevolare la scelta del vettore marittimo da parte degli autotrasportatori in alternativa alla strada, tale iniziativa ha previsto il riconoscimento di un contributo diretto per compensare i costi esterni non sostenuti dal trasporto su strada, l’importo del rimborso alle imprese di autotrasporto è stato pari al 30% della tariffa applicata per l’imbarco su navi merci. I dati del 2011 hanno evidenziato per la Sicilia un incremento sia del numero di partenze a/r settimanali, da 77 a 82, sia del numero di linee, da 18 a 22, di conseguenza i metri lineari offerti si sono attestati a oltre 313.000 metri lineari a settimana. Nell’insieme sulle linee navali per la Sicilia e su quelle internazionali la capienza di stiva offerta annualmente dagli operatori nazionali è pari a 1,4 Mln di veicoli commerciali o a 1,7 Mln di semirimorchi. Nel segmento delle navi da traghetto, che costituiscono il vettore ideale nei trasporti marittimi a corto raggio, l’Italia rappresenta il paese leader non solo come produttore ma anche come numero di flotte, rappresentando il 13% del segmento a livello internazionale.
La Sicilia aumenta i flussi commerciali nel Mediterraneo
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