CATANIA – “Suscitano forte perplessità le recenti uscite mediatiche di Pietro Agen, il quale dopo avere sminuito la scelta di un imprenditore di denunciare i propri estorsori, rincara la dose con una recente intervista nella quale si dice sorpreso della decisione della Guardia di Finanza etnea di aver dato atto, con una conferenza stampa, del sequestro di 5 milioni di euro ad Angelo Ercolano, imprenditore incensurato, nipote del defunto capomafia Pippo Ercolano, iscritto alla Confcommercio”. Lo scrive in una nota Addiopizzo Catania. Secondo l’associazione, le esternazioni di Agen non gioverebbero “a quegli imprenditori e commercianti che ancora non hanno maturato la scelta di denunciare i propri estorsori e rischiano quindi, qualora lo facessero, di attirarsi gli strali dei vertici di Confcommercio e del suo presidente”. “Addiopizzo Catania, peraltro ospite di uno dei locali della Confcommercio etnea – concludono dall’associazione -, auspica che le esternazioni del presidente Agen non siano condivise dai vertici di Confcommercio catanese e dalle associazioni antiracket del sistema Confcommercio, perché, diversamente, significherebbe pregiudicare il lavoro di squadra e il rapporto di fiducia tra le associazioni antiracket e di categoria”. (ITALPRESS)
Mafia, Addiopizzo Catania: Confcommercio si dissoci da parole di Agen
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