PALERMO – Alla fine sono stati decurtati i soldi destinati alla legge speciale su Ibla. Oggi pomeriggio l’Ars, nelle votazioni delle variazioni di bilancio, prendendo atto dell’accordo manifestato dal sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, ha dunque provveduto a decurtare l’importo previsto ad inizio d’anno in Finanziaria, trasferendo 500 mila dei 5 milioni di euro che si era riusciti ad ottenere in favore del fondo per le Province. Per l’on. Nello Dipasquale “si è oggi consumata una delle pagine più vergognose che a mio avviso abbia interessato la legge speciale 61/81 su Ibla e il centro superiore di Ragusa. Tutti i cittadini ragusani ricordano le battaglie compiute anni fa da sindaco di Ragusa e poi da parlamentare, assieme ad alcuni colleghi, per non far toccare le risorse della legge. Oggi all’ordine del giorno le variazioni di bilancio contenevano una precisa indicazione: togliere 500 mila euro della legge 61/81 per destinarle al fondo delle Province, ancorché per una causa comunque nobile quale il trasporto degli studenti disabili. Ma il punto è un altro. Si è presentato uno scenario che si è ripetuto per diversi anni all’Ars, ovvero la spasmodica ricerca di azioni per togliere qualcosa dalla legge 61/81 o per non rifinanziarla del tutto. Su questo, come si ricorderà, ci sono sempre stati grandi litigi, anche tra persone dello stesso partito e perfino amici, mi riferisco alle divergenze che partendo da questa vicenda sono nate tra me e l’on. Leontini, ma per la prima volta nella storia della città di Ragusa, nello spazio dietro ai banchi dell’Ars non c’erano il sindaco con i suoi consiglieri ad urlare allo scandalo, ma non c’erano neanche in aula i rappresentanti del partito del sindaco a difendere la norma così come avvenuto dal 1981 fino ad oggi pomeriggio. Il quadro di oggi era completamente diverso visto che anche l’assessore regionale ha più volte ribadito che l’accordo per prelevare le risorse c’era stato con il pieno assenso del sindaco di Ragusa. Abbiamo cercato, accerchiati dai deputati di tutte le altre Province, io e il collega Assenza e anche altri parlamentari, di evitare questo scippo e di far capire che era necessario invece mantenere le risorse alla città di Ragusa, ma una volta che c’era l’avallo del sindaco Piccitto ci siamo dovuti sentir dire dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Cancelleri, che il Comune ha dato il via libera perché è un nuovo modo di far politica. Praticamente ci siamo trovati dinnanzi all’inconsistenza assoluta del nulla, all’orrore del pressapochismo legato alla totale non conoscenza di quello che è la legge su Ibla, le esigenze del territorio, le cose che sono successe in questi anni oltre agli evidenti rischi che la città adesso corre per mantenere in vita il prossimo finanziamento. Non è sembrato vero agli altri parlamentari delle altre province siciliane, che da anni subiscono il privilegio che ha finora avuto la città di Ragusa, di poter votare una norma che prevedesse il trasferimento dei fondi dal Comune di Ragusa al fondo delle Province. Si è sancito un principio: questi soldi, specifici per il centro storico, che dovevano essere utilizzati per il rilancio dell’area antica della città, in favore delle imprese ragusane, dei commercianti, del tessuto abitativo, sono stati invece stornati per essere ceduti alla Provincia. Si è lasciato intendere che questi fondi, evidentemente, non erano necessari e indispensabili per il capoluogo ibleo. Ma oltre al danno, abbiamo subito la beffa. Perché il problema del trasporto degli studenti disabili era di tutte le Province siciliane e se per il resto delle Province si è riusciti a trovare i finanziamenti dal calderone generale, per l’area iblea, grazie al si di Piccitto, li abbiamo presi dalla legge su Ibla. Tutto questo è stato possibile solo perché l’Amministrazione comunale si è cullata per mesi prima di approvare il piano di spesa e il bilancio comunale. Avrebbe potuto farlo già poco dopo l’insediamento ed invece ha portato il piano di spesa solo in questi giorni in commissione mentre ancora dovrà arrivare in Consiglio comunale. Se fosse stato approvato anche il bilancio di previsione, dalla Regione non avrebbero nemmeno potuto tecnicamente togliere queste 500 mila euro. Ma del resto non si tratta di soldi tolti ma consegnati, e sul piatto d’argento. E’ una cosa gravissima soprattutto se si considera che finora l’Amministrazione Piccitto aveva speso parte di quelle somme per finanziare alcune manifestazioni e alcuni spettacoli, tra l’altro, lo ribadisco, illegittimamente ed eseguendo anticipazioni di cassa. Voglio proprio vedere come sarà ben contento il Parlamento regionale, in occasione della prossima Finanziaria, di approvare il rifinanziamento della legge speciale su Ibla. Il capogruppo grillino Cancelleri ha detto che questo è il nuovo modo di fare politica. Sapevamo che operavano all’insegna dell’improvvisazione e del qualunquismo ma adesso ci stanno davvero sorprendendo con gli effetti speciali”.
Tolti fondi alla legge su Ibla. Dipasquale: vergognoso
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