Rendere più veloci i finanziamenti del Psr per il sostegno dell’agricoltura in Sicilia. E’ l’impegno del neo assessore all’agricoltura siciliano, Antonello Cracolici, intervenuto a Galati Mamertino, sui Nebrodi, alla seconda edizione del Festival del giornalismo enogastronomico.
Nei prossimi giorni sarà approvato il nuovo Psr (Piano di sviluppo rurale) che consentirà per sette anni di utilizzare oltre due miliardi e 300 milioni di euro, che assieme ai vari Ocm (Organizzazione comune dei mercati) possono sostenere la modernizzazione del nostro sistema produttivo
Cracolici pensa ad “un modello a sportello per il prossimo Psr nel quale ogni tre mesi si possa aprire una finestra per accedere al contributo nello stesso istante in cui si è in grado di attivare il finanziamento”. “Dall’istanza al finanziamento passano due anni – ha detto Cracolici – sono due anni che cambiano la storia in termini finanziari, di mercato e nei termini nei quali tu operi nel contesto. Pensavo ad un modello a sportello anche come tempi un modo per ridurre l’intermediazione”. “Il 10 dicembre – ha aggiunto – sarò alla riunione a Bruxelles per l’approvazione del Psr da 2,2 miliardi. Occorre concentrare per evitare inutili burocrazie. Non deve essere la Regione l’interfaccia con l’imprenditore ma il territorio, avendo un obiettivo strategico. Occorre anche conoscere meglio i meccanismi per sfruttare i fondi nazionali”.
“L’agricoltura in Sicilia – ha proseguito Cracolici – è il nostro ‘petrolio’: non basta estrarlo, bisogna raffinarlo. Lo stesso vale per i prodotti agroalimentari: dobbiamo creare ‘raffinerie’, perché spesso non basta disporre di prodotti di eccellenza se poi non si è in grado di ‘trasformarli’, renderli commercializzabili, attraenti, facilmente esportabili. Bisogna puntare sulle filiere – ha concluso l’assessore – per sostenere i produttori agricoli e, dunque, la Sicilia”.
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