Recuperare il tempo perduto. E’ l’imperativo categorico e Messina tenta di scalare una classifica che l’ha vista agli ultimi posti nell’efficientamento energetico e nell’utilizzo di fonti rinnovabili. L’attivazione di uno sportello con un partenariato, avviato durante il processo di formazione del Paes ma rimasto finora sulla carta, è un ulteriore piccolo passo per diffondere la cultura energetica, le buone prassi e di contribuire a raggiungere la riduzione sulle emissioni totali sul territorio rispetto al 2011 quando si è deciso di aderire al Patto dei Sindaci. Comune, Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, Enea, Cnr, Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri, Istituto Nazionale di Bioarchitettura saranno insieme per informare e supportare cittadini, imprese ed Enti su quelle azioni che il Piano prevede. Attivare una concreta collaborazione tra diversi soggetti e fare circolare le informazioni sembra una condizione indispensabile per risolvere molti dei problemi che si incontrano quando si decide di utilizzare impianti a risparmio energetico ma che allo stesso tempo rispondano ad altri requisiti come quelli dettati dai vincoli paesaggistici o dalle norme di sicurezza. Finora questa sinergia non è emersa ma, con la nascita dello Sportello e l’intesa sottoscritta, l’assessore all’Energia Gaetano Cacciola conta di poter dare un nuovo impulso agli interventi sugli edifici pubblici e allo stesso tempo motivare i privati verso scelte di efficientamento. Il Paes approvato nel gennaio 2015 dal consiglio comunale ha avuto a maggio dello stesso anno la validazione da parte della Commissione Europea con l’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 del 22% entro il 2020. La Regione Sicilia per promuovere l’adozione dei Paes aveva promesso delle incentivazioni ai Comuni, contributi che però non sono mai arrivati. Da Palermo invece spesso sono arrivati degli ostacoli nella tempistica, tra lunghe attese per le autorizzazioni e i brevi margini per le rendicontazioni, come ricorda l’energy manager del Comune Salvatore Saglimbeni. Emblematico è il caso degli impianti fotovoltaici grid–connected sulle coperture di otto edifici scolastici. L’avviso pubblico, relativo al programma PO-Fesr Sicilia 2007-2013 asse II “uso efficiente delle risorse naturali” a cui ha preso parte il comune, è del 2009 ma i progetti sono stati approvati nel 2010 e il decreto di finanziamento è arrivato solo nel marzo 2015, a cinque anni dall’avvio del procedimento, mentre il termine ultimo per presentare la rendicontazione dei due milioni 720mila euro spesi è stato fissato al 31 dicembre 2015. “Abbiamo avuto meno di otto mesi per l’indizione e l’espletamento delle gare, l’aggiudicazione dei lavori e l’esecuzione delle opere- dice il Rup Saglimbeni- e si è riusciti per sette impianti su otto a rispettare i termini, l’ottavo è stato completato il 14 gennaio con soli 22 giorni di ritardo sui tempi contrattuali ma non siamo riusciti a rendicontarlo. Una sfida, -dice Saglimbeni, ricordando l’impegno del suo ufficio- accettata e vinta comunque, nello spirito dell’adottato piano d’azione per l’energia sostenibile”. Il Comune ha anche partecipato con quattro progetti, tre per la riqualificazione di impianti di pubblica illuminazione con sistemi ad alto rendimento energetico a Led e uno per la climatizzazione di alcuni uffici distaccati con un impianto Vrf, al programma europeo POI “Energie rinnovabili e risparmio energetico”. E’ stata richiesta la copertura ex post dei 671mila 754euro spesi e al momento l’istruttoria è ancora in corso presso il Ministero per lo sviluppo economico. I fondi saranno ridesti- nati, -dice Vito Leotta, coordinatore dell’Ufficio patto dei sindaci- ad altri progetti ed attività di risparmio ed efficientamento energetico sul patrimonio edilizio ed impiantistico della città. Si annunciano inoltre altri interventi sugli impianti di pubblica illuminazione che prevedono la sostituzione delle lampade al sodio o vapori di mercurio con lampade LED ottenendo un risparmio di oltre il 50% sui consumi . Nel dicembre 2015 sono stati predisposto due progetti per impianti fotovoltaici di tipologia smart-grid con produzione a media tensione per la piscina comunale e il Palazzo satellite e inviati al Dipartimento Energia avere il finanziamento nel contesto dei fondi Pac. Sempre nel 2015 sono stati completati le diagnosi energetiche e i progetti preliminari degli interventi di efficientamento energetico dei tre edifici più energivori del patrimonio comunale: Palazzo Zanca – Palacultura Antonello – Palazzo Satellite. Tra le altre iniziative che l’Amministrazione comunale ha promosso c’è “l’incentivazione della mobilità privata a basso impatto ambientale attraverso l’introduzione di riduzioni tariffarie per la sosta dei veicoli elettrici e ibridi a quattro ruote in tutte le aree e infrastrutture di proprietà comunale destinate alla sosta a pagamento”. Le auto elettriche hanno diritto a sostare gratis, gli ibridi con uno sconto del 50%. Alcune cose si sono realizzate, quindi molto altro c’è da fare ma ci sono però anche le occasioni sprecate come quella data dal bando “Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica”, (Avviso Cse 2015) rivolto, con un finanziamento di 80 milioni, alle Regioni dell’obiettivo Convergenza. L’Avviso scaduto lo scorso settembre finanziava interventi da realizzare attraverso l’acquisizione, tramite le procedure telematiche del Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, di alcuni prodotti come gli impianti fotovoltaici connessi in rete, quelli solari termici acs per uffici e per scuole con annessa attività sportiva e quelli a pompa di calore per la climatizzazione e gli interventi di relamping cioè la sostituzione di tutte le lampade tradizionali, alogene o ad incandescenza, con lampade a led. Il finanziamento era previsto nella forma del contributo a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili, secondo una procedura a sportello gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Efficienza energetica, Messina cerca di recuperare il tempo perduto
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