Last updated on 7 marzo 2021
Un attacco tecnico e politico al Bilancio del Governo Crocetta da parte di Sicilia Nazione, il movimento che riparte dall’affermazione dell’Autonomia della Sicilia animato dall’ex Assessore al Bilancio del Governo Lombardo, Gaetano Armao e Rino Piscitello.
Il problema riguarda sempre l’annoso rapporto economico tra lo Stato e la Sicilia e il suo regime a Statuto Speciale.
In totale, la mancata attuazione dello Statuto Siciliano regala allo Stato 12 miliardi.Risorse che dovrebbero rimanere in Sicilia e che invece sono o riscosse a Roma o non trasferite in Sicilia.
“Se lo Stato dovesse trasferire alla Sicilia tutte le funzione che espleta nell’isola, e volesse farle pagare alla Regione – dice Armao – la spesa totale ammonterebbe a 7 miliardi. In sostanza c’è un disavanzo a sfavore della Sicilia di 5 miliardi.”
Anche le previsioni sono falsate, secondo Gaetano Armao, Massimo Costa e Riccardo Compagnino, rappresentanti di Sicilia Nazione. Il Documento economico finanziario prevede una crescita di Pil dell’1,1% contro lo 0,7% dello Stato.“Non si capisce – dice il Prof. Costa – con quali condizioni la Sicilia dovrebbe crescere il doppio dello Stato.”
In realtà – secondo Sicilia Nazione – questo Bilancio non può essere approvato, perché non si attiene alle nuove leggi sulla contabilità finanziaria. Lo sarà solo perché non c’è più il Commissario straordinario dello Stato che può impugnarlo e non lo impugnerà il Ministro del Governo Renzi, perché è il frutto di una negoziazione al ribasso per la Sicilia.
Armao dice che il Governo nazionale Renzi applica politiche economiche di completo abbandono del mezzogiorno e del Sud. “Basta andare a cercare nel Def dello Stato – dice Armao – quante volte ricorrono le parole Sud e Mezzogiorno.”
Il fallimento della Regione è certificato dai Documenti finanziari e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, secondo Sicilia Nazione. La prova sta nel nuovo sistema di pagamento elettronico dell’Irpef.Se l’F24 è pagato in Banca, l’aliquota resta in Sicilia, se è pagata online va a Roma.
“Lo Stato chiede di cancellare I residui attivi – dice Armao – ma quasi tutti sono imputabili allo Stato che ci chiede di cancellarli. In realtà – dice Armao – questo Bilancio brucia il futuro della Sicilia con le sue scelte scellerate.”
Tra l’altro, continua Armao, il Governo Crocetta non applica nemmeno le leggi dello Stato già previste. “Non c’è bisogno di una legge per decurtare gli emolumenti dei Consiglieri Comunali – dice Armao – Per adeguare gli emolumenti dei Consiglieri Comunali basta un Decreto Assessoriale, un provvedimento amministrativo con il quale si può applicare la Legge dello Stato recepita già nel 2008.”
Per sottolineare lo “scippo” del Governo Renzi alla Sicilia, con la complicità di tutta la classe politica della Sicilia senza distinzione tra maggioranza e opposizione, tranne qualche eccezione – dice Massimo Costa – il movimento Sicilia Nazione scenderà in piazza per celebrare la festa della Sicilia e dell’approvazione dello Statuto, il 15 Maggio del 2015.
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