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Catania, prima città a burocrazia zero

Il Comune di Catania area test nazionale per provare un’organizzazione della macchina amministrativa piu’ efficiente, veloce, moderna e trasparente, che semplifichi le procedure e sia attenta alle esigenze dei cittadini, responsabilizzandoli. Se ne e’ parlato nel corso della riunione di Giunta presieduta nel Palazzo degli elefanti dal sindaco Enzo Bianco e alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia, l’assessore regionale degli Enti locali Patrizia Valenti e il commissario della Provincia Antonina Liotta.

Proprio D’Alia ha parlato con i giornalisti di una “Catania prima citta’ italiana a burocrazia zero”, accogliendo l’idea lanciata dal Sindaco di un “laboratorio sperimentale nazionale per un’amministrazione moderna e amica dei cittadini”. “Sfruttando – ha spiegato D’Alia – quella norma del decreto legge del Fare che istituisce in tutt’Italia le zone a burocrazia zero, lanceremo un progetto pilota per facilitare le attivita’ di imprese e cittadini che sia anche modello per una maniera diversa di fare amministrazione. Enzo Bianco, con lo Sportello unico delle imprese, e’ stato uno degli innovatori in questo settore. E qui, oggi, noi sperimentiamo il primo esempio di collaborazione tra governo nazionale, regione siciliana e una delle citta’ piu’ importanti della Sicilia. Catania, infatti, si candida a essere l’apripista, il polo di riferimento per le politiche di innovazione e semplificazione amministrativa, di innovazione tecnologica applicata ai procedimenti amministrativi”.

“A partire dal mese di settembre – ha aggiunto Bianco – lavoreremo nei dettagli al progetto insieme con i tecnici del Ministero e con quelli della Regione, ma anche dell’Universita’ etnea e del Formez, per far partire l’esperimento gia’ all’inizio del 2014. L’idea di fondo e’ quella di semplificare la vita amministrativa di Catania e quindi quella dei cittadini. Non ci sara’ piu’ bisogno di permessi ma soltanto di autocertificazioni, eventualmente vagliate da professionisti che si assumono la responsabilita’ della parte tecnica. Si tratta dunque di far nascere un Comune che alleggerisce la sua funzione burocratica per trasferire le risorse sui controlli, che saranno molto severi: chi dichiara il falso e non rispetta le leggi sara’ punito con la massima tempestivita’”.

L’assessore Valenti ha inoltre sottolineato come Catania si presti particolarmente al progetto pilota per definire un nuovo modo di gestire la Pubblica amministrazione “per via del suo vivacissimo tessuto imprenditoriale, per la sua capacita’ di attrazione delle imprese e per la sua caratterizzazione innovativa”. E ha auspicato “l’adeguamento della pubblica amministrazione anche in termini di informatizzazione, strumento fondamentale per velocizzare e rendere piu’ trasparenti i procedimenti”. La riunione e’ stata aggiornata a venerdi’ 9 agosto a Roma, tra i rappresentanti di Ministero, Regione e Comune di Catania. (da Siciliainformazioni.com)

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