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Diffamò la famiglia Catanzaro, condannato Nicolò Marino

Last updated on 17 gennaio 2022

Il giudice di pace di Palermo ha condannato l’ex assessore regionale Nicolò Marino accusato di aver diffamato gli imprenditori Giuseppe e Lorenzo Catanzaro. Il giudice Antonio Cutaia, accogliendo la richiesta della Procura e delle parte civile rappresentata dagli avvocati Nino Caleca e Roberto Mangano, ha condannato Marino a 500 euro di multa e al risarcimento dei danni ai Catanzaro per 5.000 euro e al pagamento delle spese processuali.

Nicolò Marino

Marino è stato condannato perché nel corso di una riunione con esponenti sindacali e di categoria, a novembre 2013, avrebbe detto che i Catanzaro sarebbero stati prestanome di Provenzano. Il giudice civile di Agrigento aveva condannato Marino a risarcire con 45.000 euro i Catanzaro per gli stessi fatti.


Le accuse, giudicate fantasiose e diffamatorie , nei confronti tra gli altri di  Catanzaro, hanno trovato già una prima stigmatizzazione in altri provvedimenti giudiziari che si citano  a partire dalla sentenza del Tribunale di Agrigento n. 745 dell’11 maggio di quest’anno che ha già accertato che Nicolò Marino ha diffamato il 19 novembre 2013 anche Giuseppe Catanzaro e pertanto lo ha condannato in sede civile a risarcire con 45.000 euro mentre il  Tribunale di Palermo il 3 novembre ha condannato Marino in sede penale per aver diffamato i Catanzaro.


Altre iniziative giudiziarie sono al vaglio dell’autorità giudiziaria di Perugia dove non è ancora definito un procedimento contro Nicolò Marino anche per il reato di calunnia.

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