Last updated on 29 maggio 2018
L’operazione della Guardia di Finanza di Caltanissetta che ha segnalato l’amministratore di un Ente di formazione per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato per 22 milioni di euro. L’amministratore è accusato anche di truffa aggravata per oltre un milione e settecentomila euro.
L’attività di indagine trae origine dalla dichiarazione di fallimento di un Ente di formazione operante in tutta la Regione Sicilia. Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economica Finanziaria di Caltanissetta, dal 2016 ad oggi, hanno evidenziato la “mala gestio” del rappresentante legale dell’Ente di formazione che si è palesata nell’utilizzo arbitrario delle erogazioni pubbliche, nella mancata rendicontazione dei progetti finanziati e nell’omessa tenuta della contabilità al fine di rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio dell’impresa.
Tale attività ha consentito di segnalare detto rappresentante legale alla Procura della Repubblica di Caltanissetta per bancarotta semplice e fraudolenta. Nello specifico, il rappresentante, attraverso innumerevoli operazioni bancarie annuali, ha costantemente favorito il pagamento degli stipendi del personale dell’Ente (tra cui lui stesso ed i suoi familiari) a danno degli allievi disoccupati, ai quali spettava per legge un’indennità di frequenza, e delle spese di gestione dell’Ente. Detta amministrazione dei contributi pubblici ha di fatto aumentato annualmente i debiti costringendo il rappresentante legale all’inevitabile fallimento.
In relazione ai progetti finanziati dalla Regione Sicilia è stata appurata una indebita percezione di erogazioni (contributi pubblici) a danno dello Stato, relativamente alle modalità di gestione finanziaria dei singoli progetti per un importo totale complessivo di quasi ventidue milioni di euro.
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