“Con via libera dall’audizione di accertamento sul disciplinare di produzione con i rappresentanti di Ministero Politiche Agricole, Assessorato Regionale Agricoltura, istituzioni locali e produttori, si va verso la conclusione dell’iter di registrazione dell’Igp Cioccolato di Modica.”
L’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici commenta così l’esito dell’audizione di accertamento sul disciplinare di produzione per la registrazione del marchio Igp Cioccolato di Modica.
All’incontro che si è svolto ieri presso l’aula consiliare del Comune di Modica, coordinato dai rappresentanti del MiPAAF, in collaborazione con l’Assessorato Regionale Agricoltura, rappresentato da Pietro Miosi, dirigente dell’Area 5 – Brand Sicilia e marketing territoriale, i funzionari del Ministero hanno dato lettura pubblica al disciplinare di produzione e sono state raccolte le osservazioni dei produttori.
“Si tratta di un passaggio decisivo dell’iter. Alla lettura pubblica del disciplinare, seguirà la pubblicazione in gazzetta ufficiale e dopo, 30 giorni di tempo per esprimere eventuali osservazioni di modifica e miglioramento. Allo scadere di questo termine il Ministero per le Politiche Agricole, con proprio decreto, invierà l’istanza a Bruxelles per la registrazione – continua Cracolici.
“Stiamo seguendo scrupolosamente tutti i passaggi dell’iter di registrazione per l’Igp Cioccolato di Modica. Favorire l’adesione ai regimi di qualità certificata rappresenta una priorità di questo assessorato. Abbiamo avviato politiche mirate per valorizzare i prodotti del made in Sicily e per rendere il nostro settore agroalimentare più moderno, organizzato e competitivo sul fronte della qualità, dell’export e dell’innovazione.
“Con 61 marchi riconosciuti – conclude l’assessore regionale all’Agricoltura, la Sicilia è al primo posto per numero di Dop e Igp. C’è una Sicilia delle eccellenze che ha dimostrato di essere all’altezza delle nuove sfide del mercato, trasformando il rapporto tra prodotto, identità e territorio in uno straordinario brand di successo. E’ da qui che bisogna partire per costruire un nuovo modello di sviluppo”.
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