Last updated on 5 luglio 2018
Bocciato l’hotspot allo Zen di Palermo. La Regione ha rigettato il progetto. Il parere negativo è arrivato oggi dopo la riunione del Consiglio regionale dell’Urbanistica, presieduto dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro. Della commissione fanno parte tecnici dell’assessorato, docenti universitari, ingegneri, architetti, geologi e rappresentante della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo che hanno accantonato l’idea dopo l’analisi della documentazione tecnica arrivata dalla prefettura di Palermo.
Il “no” alla creazione di un centro per l’accoglienza dei migranti è arrivato per una serie di motivi legati intanto al progetto che consiste, spiegano dall’assessorato, “soltanto in uno ‘studio di prefattibilità’ ma la legge pretende la redazione di un progetto che deve essere ‘di massima o esecutivo'”. La progettazione non è stata considerata adeguata e non accompagnata dai pareri di compatibilità geomorfologica, di competenza del Genio Civile ed era carente dei pareri di competenza della Sovrintendenza sotto l’aspetto paesaggistico e di eventuali vincoli. D’altra parte in quella zona della città esistono dei quanat e resti di insediamenti dell’Età del rame nell’immediato sottosuolo da qui le perplessità da parte dei tecnici dei Beni culturali. Pesa anche il pronunciamento negativo del consiglio comunale di Palermo che viene considerato “un un ostacolo insormontabile, in ragione del fatto che l’amministrazione è proprietaria dell’area e rimane l’unica autorità competente in materia di pianificazione territoriale”.
“Va rilevato inoltre sotto l’aspetto urbanistico più generale – si legge nella nota dell’assessorato – che il sito è servito da una viabilità non adeguata, che conduce ad un’area a parcheggio di pertinenza del Velodromo e che tale viabilità, di dimensioni assolutamente insufficienti, non potrebbe essere utilmente destinata anche all’acceso dei mezzi per l’arrivo dei migranti attraverso un unico ed improponibile varco”.
“Ho preso atto dell’inadeguatezza della proposta in argomento – dice l’assessore Cordaro – e dell’intendimento tecnico del Consiglio, che si pone alla base della scelta politica che il presidente Musumeci, che ha seguito con estrema attenzione i singoli passaggi dell’intero percorso, ha condiviso, anche a seguito del confronto che si è svolto la settimana scorsa con il sottosegretario all’Interno, Stefano Candiani”.
“La bocciatura della proposta di realizzazione di un hot-spot a Palermo da parte del Consiglio Regionale dell’Urbanistica è certamente un fatto positivo, ancorché apparentemente legato esclusivamente a motivi tecnici legati al progetto – afferma il sindaco Leoluca Orlando che aggiunge “come chiaramente espresso dal Consiglio comunale all’unanimità, la città di Palermo e tutta la sua comunità sono contrarie a creare centri nei quali è violata la dignità degli esseri umani e la cui liceità sotto il profilo del diritto è ancora tutta da dimostrare. Palermo si conferma una città che crede nei valori dell’accoglienza, della solidarietà e dell’incontro fra popoli e culture, mettendoli in pratica nel quotidiano. Per questo il nostro “no” all’hot-spot non è e non sarà mai soltanto una scelta tecnica, quanto piuttosto una scelta di principio e di valori”.
“Il parere negativo del Consiglio regionale dell’Urbanistica che boccia l’hotspot a Palermo è una buona notizia per la città, per chi crede nei valori dell’accoglienza e per chi pensa che vadano sempre tutelati i diritti umani – afferma Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune, il quale sottolinea che “è una risposta importante a chi, in questi ultimi mesi, ha attuato una politica di criminalizzazione dei migranti. La Regione ha potuto esprimersi in questo modo anche grazie alla mobilitazione politica e sociale della città di Palermo che, con le associazioni e con il voto del Consiglio comunale, ha dichiarato la sua netta contrarietà a luoghi di detenzione per migranti. Oggi Palermo e la Sicilia si confermano luoghi di accoglienza, in continuità con le mobilitazioni per aprire i porti italiani e per salvare in mare le vite di uomini, donne e bambini”.
“La decisione del Consiglio regionale dell’Urbanistica, che ha bocciato il progetto dell’Hotspot allo Zen, accanto al Velodromo, è un’ottima notizia per Palermo: viene così rispettata la volontà del Consiglio comunale che aveva chiesto con forza di fermare il progetto, sbagliato e inopportuno sotto ogni punto di vista. Adesso ci attendiamo che anche il governo nazionale rispetti la volontà popolare, rinunciando alla struttura” – afferma Paolo Caracausi, consigliere comunale Idv.
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